Cossa, è giornata storica per la Sardegna
Via libera all'unanimità dall'Aula della Camera alla proposta di legge costituzionale per la modifica all'articolo 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall'insularità, già approvata in prima deliberazione dal Senato. Ci sono stati 425 voti favorevoli e un astenuto. Ora il testo passa di nuovo al vaglio del Senato in quanto necessari quattro passaggi, due in ciascuna Camera, trattandosi di un ddl che modifica la Carta costituzionale.
"Un risultato straordinario che ci proietta ancora più vicini al traguardo e che testimonia ancora una volta, in maniera netta e decisa, l'importanza e la fondatezza di una battaglia che per la prima volta è riuscita a compattare il mondo politico, oltre che quello economico, la società civile in ogni sua declinazione, il mondo della scienza, dello sport, quello accademico, del volontariato, e ora con il via libera della Camera perfino il Parlamento. Quella di oggi è un'altra giornata storica - commenta il consigliere regionale dei Riformatori e presidente della Commissione speciale Michele Cossa - Quello di oggi è un giorno di festa. Abbiamo davanti un percorso ancora da completare, che si conta di terminare entro al fine della Legislatura con un obiettivo chiaro nella mente: fare in modo, attraverso questa battaglia, che nessun giovane sardo possa più avvertire l'insularità come freno rispetto alla propria volontà di fare, intraprendere, creare ma, al contrario, possa trarre da questa condizione la forza per crescere e far crescere la nostra Isola".
Uno studio specifico sul problema, realizzato dall'Istituto Bruno Leoni, ha quantificato in circa 5.700 euro pro capite il "costo dell'insularità" per la Sardegna: circa 9 miliardi di euro l'anno (a fronte di un PIL della regione di circa 20 miliardi di euro). Da qui la richiesta della Sardegna a Parlamento: azzerare gli attuali svantaggi strutturali legati all'insularità e che sia dunque finalmente consentito ai sardi di competere con pari punti di partenza con tutti gli altri cittadini italiani.