Appello a Solinas, mancheranno servizi a fasce più deboli
(ANSA) - CAGLIARI, 17 MAR - Anci Sardegna apprende "con vivo sconcerto" l'intenzione del Gruppo Bper di chiudere 17 filiali in Sardegna e lancia un appello al governatore Solinas sollecitando un suo intervento "affinché sulla presenza di questi servizi essenziali vi sia un passo indietro da parte di Bper facendo pesare il fatto, non secondario, che gestiscono i servizi di tesoreria della Regione Sardegna e di centinaia di Comuni".
"Gli esuberi strutturali - questo è il timore dell'associazione - si tradurranno in ulteriori abbandono delle periferie della Sardegna con chiusura di agenzie e con conseguente soppressione di servizi a favore delle fasce più deboli della popolazione".
"Ad Anci Sardegna non sfugge di certo che il mondo sta correndo velocemente dentro la rivoluzione tecnologica, in un'estetica della globalizzazione senza etica dove a pagare sono sempre i poveri e i territori più deboli - si legge in una nota social diffusa dal presidente Emiliano Deiana - Anci Sardegna ritiene che la politica sarda debba iniziare a dibattere del ruolo del credito in Sardegna, sulle opportunità che le istituzioni possono creare anche al sistema creditizio attraverso politiche di complessive che pongono la crescita civile, sociale ed economica al centro delle iniziative pubbliche. Ai sindaci dei comuni coinvolti Nughedu San Nicolò, Anela, Mara, Bultei, Cargeghe, Oniferi, Abbasanta, Tramatza, Nurachi, Ruinas, Sini, Putifigari, Silius, Turri, Siddi, Gesico e Guamaggiore non mancherà il sostegno dell'Associazione in questa battaglia per il mantenimento sul territorio di servizi essenziali. Come è evidente a tutti non si tratta della tristezza della 'paesitudine' ma di scelte politiche precise che mirano sempre di più a punire i territori più fragili e marginali". (ANSA).