Alberto Scano deve rispondere di una serie di presunti crac
Si è aperto davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari il processo nei confronti dell'ex presidente di Confindustria Sardegna ed ex ad della Sogaer (società di gestione dell'aeroporto di Cagliari) Alberto Scanu, accusato di bancarotta per una serie di fallimenti di alcune società del suo gruppo. Il noto imprenditore cagliaritano di 53 anni era stato rinviato a giudizio dalla gup Maria Gabriella Muscas che aveva respinto la richiesta di patteggiamento. Con Scanu, per una serie di accuse di bancarotta e altri reati, vengono giudicati dal collegio presieduto da Giovanni Massidda anche Valdemiro Giuseppe Peviani, Paolo Zapparoli, Pier Domenico Gallo, Paolo Moro, Caterina Della Mora, Domenico Falchi e Enrico Gaia.
Questa mattina è stata sentita in aula la curatrice fallimentare Agnese Cau, esaminata dal pubblico ministero Giangiacomo Pilia. L'ex presidente di Confindustria, difeso dall'avvocato Rodolfo Meloni, non era presente in aula. Per la Procura - che ha coordinato le indagini della Finanza - sarebbero state fatte fallire in un vorticoso giro di denaro alcune società del gruppo Scanu generando così un "buco" di 60 milioni di euro. Già in sede di indagine era stata stralciata la posizione di Laura Scanu, sorella del principale imputato, che aveva patteggiato 4 anni di reclusione.
Il processo proseguirà il 25 marzo e il 29 aprile.