Bimbo travolto e ucciso, sit-in per chiedere più sicurezza

Sardegna

"Auto troppo veloci a Cagliari e strade insicure"

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 A distanza di alcuni giorni dalla morte del bambino di quindici mesi investito e ucciso sulle strisce pedonali in via Cadello, domenica 6 febbraio alle 9:30, proprio davanti all'ingresso del Parco di Monte Claro, diverse associazioni si ritroveranno per chiedere maggiore sicurezza nelle strade cittadine per gli utenti deboli della strada. Tutti i partecipanti indosseranno indumenti di colore bianco, "nella memoria e nel ricordo di tutte le vittime innocenti della strada".
    "La tragedia di via Cadello rappresenta solo l'ultimo di una lunga serie di episodi drammatici a danno di pedoni sulle strisce pedonali, accaduti a Cagliari nel corso degli ultimi anni - fanno sapere gli organizzatori Amici della Bicicletta Cagliari, Associazione Familiari e Vittime della Strada Onlus, Ciclofficina Sella del Diavolo, Donne in Bici e Micromobilità, Facendo cose a Cagliari, FIAB, Green Peace, Legambiente, Mesa Noa Coop food e Utenti Trasporto Pubblico Sardegna - Quanto accaduto martedì 1 febbraio ci invita a prendere una posizione netta rispetto a due problematiche annose che caratterizzano molte strade della nostra città: quello dell'eccesso di velocità da parte di troppi automobilisti incauti e quello della presenza di strade urbane che sono strutturalmente insicure e pericolose per tutti gli utenti deboli della strada (pedoni, ciclisti, persone in monopattino, portatori di handicap, famiglie con carrozzine)".
    "Il sindaco di Cagliari ha sempre dichiarato che la sicurezza stradale è priorità della sua amministrazione ma in quasi tre anni nulla è stato fatto per ridurre il traffico automobilistico e poco si è fatto per la messa in sicurezza delle strade più pericolose della città - osservano -. Servono provvedimenti urgenti per interrompere questa vera e propria strage di innocenti sulle nostre strade.
    Non solo quanto scritto sopra ma anche incentivando l'utilizzo di mezzi di trasporto più sostenibili come il trasporto pubblico e la bicicletta; con infrastrutture apposite". 
   

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