Respinta al P. Soccorso perde bimbo: Aou, "noi agito bene"

Sardegna

Azienda Sassari spiega risultati dell'indagine interna

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"Al pre-triage del pronto soccorso ostetrico-ginecologico gli operatori hanno agito correttamente". Così l'indagine interna dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari sulla vicenda della donna che ha denunciato di aver avuto un aborto spontaneo sabato 8 gennaio dopo esser stata respinta perché senza esito di un tampone molecolare.
    "La signora è arrivata alle 12.35, non ha atteso, era tranquilla, non aveva segni di sofferenza né vengono riferiti dolori e perdite", ricostruisce l'Aou. "Al piano terra c'erano un'ostetrica e una oss; misurata la temperatura, le è stato chiesto se fosse vaccinata e se avesse il tampone, non necessario per accedere alle strutture ambulatoriali e al pronto soccorso perché nel caso viene fatto lì".
    Secondo l'audit interno, "è stato riferito di un test di gravidanza che indicava una terza settimana, periodo così precoce da non consentire diagnosi certe come dopo la quinta settimana". Raccolte le informazioni, "l'ostetrica ha contattato il medico di turno e, constatato che non c'erano gli estremi di una emergenza-urgenza, ha valutato la situazione da codice bianco".
    "Alla donna è stata prospettata la possibilità, in caso di visita ambulatoriale, di fare il tampone il lunedì dopo al box di Ginecologia e Ostetricia, al secondo sottopiano del Palazzo Rosa, e gli è stato consigliato di andare a casa e tornare in caso di dolori o perdite, ma non è stata prescritta alcuna terapia né è stata consigliata l'assunzione di una tachipirina, ma non è mai tornata", prosegue l'Aou.
    "Servirà tempo per avere i report degli ispettori regionali e ministeriali, finalizzati a produrre azioni migliorative per quanto riguarda percorsi, procedure e protocolli", conclude l'azienda, che esprime "vicinanza alla signora" e "solidarietà agli operatori, che hanno agito nel migliore dei modi e sono stati diffamati e minacciati di morte".

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