Lettera a eurodeputati. "Sicilia ribelle, Sardegna silente"
Dopo avere presentato un esposto alla Procura della Repubblica a Sassari per segnalare che le disposizioni del Governo italiano comportano la "clamorosa violazione del diritto di circolare liberamente riconosciuto dalla Carta dei diritti dell'Unione Europea e dalla stessa Costituzione italiana", iRS, ProgReS e Torra hanno attivato i propri contatti internazionali inviando una lettera agli eurodeputati baschi, catalani e irlandesi per sollecitare un intervento.
"Spesso voi deputati europei ci avete assicurato che nel momento del bisogno avreste portato nel Parlamento la voce del popolo sardo - scrivono a Chris Macmanus, irlandese dello Sinn Féin e Pernando Barrena, basco di EH Bildu, appartenenti al gruppo europeo del GUE/ NGL, ad Antoni Comín, Clara Ponsatí e Carles Puigdemont, catalani di Junts per Catalunya e a Diana Riba e Jordi Solé, catalani di Esquerra Republicana de Catalunya, appartenenti al gruppo europeo EFA/ALE - Questo momento è arrivato. Abbiamo bisogno del vostro aiuto perché lo Stato italiano ha varato nuove regole anti-Covid che impediscono a più di duecento mila sardi di muoversi liberamente sul territorio dello Stato a differenza di quello che possono fare gli italiani".
Intanto gli indipendentisti sardi spronano anche il governatore sardo Christian Solinas dopo l'ordinanza firmata dal presidente siciliano Musumeci che consente a chi è in possesso del semplice "Green Pass" l'accesso ai mezzi pubblici per attraversare lo Stretto di Messina. "L'iniziativa siciliana rende ancor più scandaloso l'immobilismo del presidente sardo Christian Solinas - dicono in una nota - e della sua inesistente opposizione che fino ad ora non hanno detto una parola su questa discriminazione ai danni di più di duecentoventimila sardi".