In ritardo le grandi città, aperte palestre e aule magne
E' partita in Sardegna la campagna di screening mirati sugli studenti per il rientro in classe in sicurezza. Lo prevede un'ordinanza firmata mercoledì notte dal governatore Christian Solinas in cui si stabilisce la ripresa delle lezioni il 10 gennaio e due giornate di tamponi il 7 e l'8. I primi screening sui ragazzi sono cominciati nel Nuorese. Già partiti i test nei distretti socio sanitari di Sorgono e Macomer, stasera tocca alla Bassa Baronia, domani e domenica a Nuoro.
Domani tocca anche a Capoterra, nel sud Sardegna: screening dalle 9 alle 18 al centro Meccano e appello del sindaco Beniamino Garau a medici, infermieri e assistenti per aumentare le presenze. Due giorni di tamponi, domani e domenica, per tutti gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado dei diciotto comuni dell'Unione della Marmilla presso il centro vaccinale di San Gavino. Riservato invece agli alunni dalle scuole dell'infanzia alle scuole medie lo screening organizzato dalla Asl di Oristano per domani e domenica, sarà aperto anche l'hub vaccinale di Sa Rodia.
Ancora qualche problema nell'organizzazione delle zone più popolose, Cagliari, Sassari, Olbia, ma siamo ai dettagli. Scuole punti di riferimento: i dirigenti scolastici stanno mettendo a disposizione palestre e aule magne per ospitare soprattutto i bambini e i ragazzini di elementari e medie. Mentre per i più grandi il sistema organizzativo prevede anche l'utilizzo dei normali hub a disposizione per le vaccinazioni o allestiti per l'occasione. Il modello è quello utilizzato per la campagna di tracciamento "Sardi e sicuri", che aveva portato migliaia di persone in hub e scuole per effettuare il tampone.
"Crediamo nella vaccinazione, nel tracciamento e nelle mascherine Ffp2 - spiega all'Ansa il presidente dell'associazione dei presidi sardi Massimo Depau - certo, è impossibile avere in tempi bravi impianti di aerazione come in Giappone. La Dad? Per me va bene solo per brevissimi periodi funzionali al tracciamento e alla predisposizione di tutti quegli accorgimenti che consentano di fare lezione in sicurezza".
Tuttavia, da tutte le zone della Sardegna è allarme: nelle chat dei rappresentanti di istituto si segnalano in parecchie scuole diversi casi di positività. E Depau conferma una mappa dei contagi a "macchia di leopardo", con istituiti colpiti dal virus e altri immuni. Rimangono i dubbi dei genitori e degli stessi alunni, oggi rimasti a casa per uno screening che però in molte zone dell'Isola non è ancora partito.