Capodanno: Fipe, calo prenotazioni del 50% nei ristoranti

Sardegna

Clienti bloccati da paura e confusione Covid, ecco il vademecum

Calo delle prenotazioni del 50% rispetto al 2019 nei ristoranti per il cenone di Capodanno. Sono i primi dati diffusi da Fipe Confcommercio sud Sardegna. Una prudenza dovuta ai timori e alla confusione legati alla pandemia. E allora c'è ancora tempo per fare chiarezza: rispettando le regole si può passare San Silvestro come due anni fa. È l'obiettivo del vademecum sulle regole di Capodanno promosso dalla stessa Fipe.

"Credo sia necessario - spiega il presidente Emanuele Frongia - perché l'introduzione di restrizioni a ridosso delle festività ha creato grande confusione tra esercenti e clienti: non a tutti, se non a pochissimi, è chiaro cosa sia permesso e cosa no". Il dl Natale, spiega la Fipe, "non pone alcun divieto di svolgimento di attività accessorie nei pubblici esercizi, dalla musica dal vivo ai deejay. Pertanto, qualora il locale non sia snaturato nella sua principale attività (somministrazione alimenti e bevande) per creare spazi di intrattenimento, si potranno organizzare (utilizzando un angolo dello stesso, quindi una piccola parte) accompagnamenti di musica di atmosfera oppure di sottofondo (anche dal vivo) avendo cura che non avvenga assolutamente alcun tipo di ballo o di intrattenimento, assolutamente vietati".

Quindi, sì alla musica anche dal vivo, ma assolutamente niente balli o altro intrattenimento. E le responsabilità delle infrazioni sono tutte in capo al gestore. "Ricordiamo inoltre - aggiunge Frongia - che al ristorante si va solo con super green pass che si ottiene con la vaccinazione o l'avvenuta guarigione dal Covid. Un ulteriore tampone non è obbligatorio per l'ingresso nei locali".

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