Passa in Aula la legge sui 40 mln di debiti fuori bilancio

Sardegna

Approvata con 28 voti favorevoli e 18 contrari

Via libera del Consiglio regionale al disegno di legge per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio per un ammontare di circa 40 milioni, una trentina maturati nell'assessorato degli Enti locali. Mentre si temeva per la tenuta del numero legale, l'Aula è riuscita ad approvare il provvedimento con 28 voti a favore e 18 contrari. Nel calderone ci sono centinaia di migliaia di euro per utenze non pagate: bollette del telefono, canoni di leasing, spettanze varie. Ma anche quasi 580mila euro da pagare per servizi di vigilanza effettuati nel 2019 senza impegno di spesa.

La cifra più considerevole è di 26,8 milioni per servizi di portierato e vigilanza armata in immobili regionali utilizzati a fini istituzionali e non. L'assessore Quirico Sanna si è dovuto difendere dall'accusa dell'opposizione di non aver vigilato e di aver sinora gestito male la macchina degli enti locali e dell'urbanistica, complice anche l'impugnazione di alcune leggi da parte del Governo.

Nei giorni scorsi alcune forze della minoranza avevano manifestato l'intenzione di presentare una mozione di sfiducia, ma l'ipotesi era subito sfumata per la contrarietà del Pd, convinto che sarebbe servita solo a rafforzare la posizione dell'assessore sardista. Oggi in Aula le opposizioni hanno comunque "invitato" Sanna a dimettersi, ma la maggioranza di centrodestra ha fatto quadrato attorno a lui rinnovando di fatto la fiducia.

L'ATTACCO DELLE OPPOSIZIONI - L'opposizione "invita" l'assessore degli Enti locali Quirico Sanna a presentare le dimissioni. Lo fa per voce di Alessandro Solinas (M5s), relatore di minoranza del disegno di legge per il riconoscimento di debiti fuori bilancio per un ammontare di circa quaranta milioni di euro, quasi interamente maturati proprio nell'assessorato di Sanna. "Lei ha il compito di vigilanza sull'attività - ha detto in Aula Solinas durante la discussione del testo - cosa non ha fatto in modo adeguato". Secondo il vicecapogruppo pentastellato, "questa mancanza va a incasellarsi in un mosaico che non depone a favore di Sanna, pensiamo a tutte le leggi impugnate di competenza degli Enti locali-Urbanistica, pensiamo ai provvedimenti su Province, Piano casa, interpretazione autentica del Piano paesaggistico regionale".

L'incertezza su queste disposizioni, ha chiarito l'esponente dell'opposizione, "incide soprattutto sulla vita dei cittadini, pensiamo al comparto dell'edilizia impantanato come mai prima d'ora". Tutto questo, "dovrebbe portare a fare valutazioni sulla composizione di questa Giunta, l'assessore dovrebbe valutare di tirarsi indietro perché i sardi attendono risposte che non è stato in grado di dare". Il capogruppo di LeU Eugenio Lai ha fatto notare "le diverse assenze dei consiglieri di maggioranza, che evidentemente non gradiscono questo provvedimento. Mancano anche esponenti del gruppo Psd'Az che hanno spinto perché Sanna diventasse assessore. Per questo deve prendere coscienza del fatto che il suo operato non è solo sotto la lente d'ingrandimento dell'opposizione ma anche della maggioranza. Oggi la sua maggioranza le sta negando la fiducia".

LA REPLICA DELL'ASSESSORE SANNA - "Ho ben presente il senso del dovere, dormo sonni tranquilli". Così l'assessore agli Enti locali Quirico Sanna alla fine della discussione generale sul disegno di legge per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio per un ammontare di circa quaranta milioni maturati in gran parte proprio dal suo assessorato. L'opposizione aveva "invitato" Sanna alle dimissioni per incapacità di gestione. "La capacità di questo assessorato la giudicheranno i sardi quando verrà il momento - ha dichiarato l'assessore in Aula - in primis risponderò del mio operato alla maggioranza che mi ha dato fiducia". In favore dell'assessore è intervenuto anche il capogruppo del Psd'Az Franco Mula: "Le sorti dell'assessore Sanna non le decide stasera quest'Aula".

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