Lavoro: aumentano denunce di infortunio, sos Cgil a Governo

Sardegna
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Appello sindacato su legge bilancio,Mura(Pd)pronti a intervenire

(ANSA) - CAGLIARI, 06 DIC - In Sardegna, per il settore delle costruzioni, le denunce di infortunio in occasione di lavoro (non in itinere) tra gennaio-settembre 2021 sono state 492, nello stesso periodo del 2020 erano 408, mentre le denunce di infortunio con esito mortale in occasione di lavoro (non in itinere) per settore di attività economica sono state 2 tra gennaio-settembre 2020, una per lo stesso periodo 2021.
    Sono alcuni dei dati diffusi questa mattina dalla Cgil nel corso di una conferenza stampa.
    Obiettivo: chiedere maggiore attenzione per il futuro dei lavoratori, in particolare per quelli più anziani, nella prossima legge di bilancio. Il sindacato chiede che vengano ridotti da 36 a trenta gli anni necessari per accedere all'Ape sociale a 63 anni. E, a sostegno di questa rivendicazione, ha invitato nella sede della Cgil la presidente della Commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd).
    La segretaria regionale Fillea Cgil, Erika Collu, ha presentato la proposta e, insieme alla segretaria regionale Cgil Caterina Cocco ha sollecitato l'impegno della deputata. Appello raccolto: "Occorre ridisegnare - ha detto Mura - un sistema previdenziale partendo dal presupposto che i lavori non sono tutti uguali.
    Pronti a intervenire sulla legge di bilancio per aprire un nuovo file sulla previdenza che costituisca la base di una ripresa post pandemia". (ANSA).
   

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