Accompagnato da equipe Bambino Gesù e medico compagnia
DI MANUEL SCORDO
"Siamo felici, finalmente potremo tornare a casa". Non vede l'ora che questa odissea finisca Elisabetta, la mamma di Mirko, il bambino di 10 anni della provincia di Cagliari ricoverato da otto mesi all'ospedale Bambin Gesù di Roma per curare le gravi patologie di cui è affetto, e rimasto bloccato per quasi un mese nella capitale, dopo le dimissioni, perché non c'era alcun aereo che potesse trasportarlo nell'Isola in sicurezza. Volotea, infatti, la compagnia low cost spagnola che ha vinto il bando per la continuità territoriale tra la Sardegna e la Penisola, non ha ancora velivoli attrezzati per il trasportato di pazienti in barella o con sedia posturale. La situazione si è sbloccata in queste ore con l'intervento di Ita Arways, che ha messo a disposizione un volo speciale, in accordo con Enac e Regione Sardegna, e sabato finalmente Mirko potrà tornare a casa.
Il piccolo da dieci anni è in cura al Bambin Gesù: attualmente è tracheostomizzato e assistito da un ventilatore, deve essere seguito 24 ore su 24, ma circa un mese fa i medici danno l'ok alle dimissioni e al ritorno a casa. La mamma si attiva subito per far trascorrere al bambino le feste di Natale in famiglia, ma appena cerca di prenotare il volo scopre che gli aerei Volotea non sono ancora attrezzati. Elisabetta si rivolge quindi ai medici del Bambin Gesù che, a loro volta, contattano la Regione e la stessa compagnia spagnola. Volotea si mette al lavoro per risolvere il problema, ma i tempi sono troppo lunghi. Da qui gli appelli alla stampa della mamma, un pressing soprattutto sulla Regione sarda affinchè si attivi per trovare un volo speciale per Mirko. La soluzione arriva grazie alla collaborazione tra Regione, Enac e Ita Airways che mette a disposizione il richiesto volo speciale Roma Fiumicino-Cagliari.
L'aereo partirà domani mattina alle 11 e atterrerà nel capoluogo sardo a mezzogiorno. A bordo con il piccolo ci saranno medici e infermieri del Bambin Gesù, che lo accompagneranno fino a destinazione, e il medico aziendale di Ita Airways, che ha curato l'allestimento interno nel rispetto degli standard sanitari legati alle condizioni del paziente pediatrico. "Stiamo finalmente per rientrare poi si vedrà se, come ci hanno annunciato dalla Regione, il problema sarà risolto per sempre", dice all'ANSA mamma Elisabetta. Soddisfazione anche da Ita Airways: "La nostra compagnia non opera sulla Sardegna, perché coperta da continuità territoriale, ma grazie al lavoro di squadra fra il nostro management, la Regione Sardegna e l'Enac, si è riusciti a soddisfare il desiderio di una mamma, e a riportare Mirko finalmente a casa".
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