Prima uscita ufficiale Fondazione Mont'e Prama a Paestum

Sardegna
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Presente alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

 Si è conclusa positivamente la prima trasferta ufficiale della Fondazione Mont'e Prama, che ha partecipato attivamente alla XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum in collaborazione con il Gal Sinis. I temi trattati durante le numerose conferenze che si sono susseguite hanno fatto da base a ciò che la Fondazione si è posta come obiettivo sostanziale fin dal momento della sua nascita: creare una congiunzione ideale tra la tutela e lo sviluppo territoriale in sintonia tra i vari registi del patrimonio culturale, per una valorizzazione a tutto tondo.
    "È iniziata una nuova stagione per il Sinis - ha affermato il presidente Anthony Muroni -, quella in cui le silenziose eccellenze che costituiscono da millenni il nostro io più profondo divengono esplosive, comunicano in maniera esponenziale la loro potenza". Il pubblico ha visitato lo stand della Fondazione, scoprendo un territorio incontaminato e ricco. A dare il benvenuto ai visitatori, oltre alle immagini e agli spot sul Sinis, c'erano quattro grandi riproduzioni dei Giganti di Mont'e Prama, realizzate dall'artista Carmine Piras. Le operatrici della Società Cooperativa Penisola del Sinis hanno raccontato quali meraviglie sono state già portate alla luce e quante ancora si celano nel sottosuolo, spaziando verso i siti archeologici di Tharros, l'Ipogeo di San Salvatore e Cuccuru is Arrius.
    Erano presenti a Paestum anche altri due componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Mont'e Prama, il sindaco di Cabras Andrea Abis e Patricia Olivo, che di recente ha ricoperto il ruolo di Soprintendente di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna. "Sono fiducioso, - ha detto Abis - la Fondazione sta muovendo i suoi primi passi nel mondo compiendo scelte consapevoli e mirate. Cabras è il fulcro dell'intero progetto che avvicinerà a Mont'e Prama studiosi, ricercatori e amanti del turismo culturale, ma per far sì che questo avvenga dobbiamo farci conoscere come meta prestigiosa".
   

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