Lingua blu: in arrivo 40 mila dosi vaccino per i bovini

Sardegna

Solinas, forte sostegno alle aziende che hanno subito danni

(ANSA) - CAGLIARI, 26 NOV - La Regione distribuirà gratuitamente agli allevatori 40mila dosi di vaccino contro la blue tongue per la profilassi dei capi bovini, che in Sardegna sono circa 280mila, secondo i dati di Coldiretti.
    "Un forte sostegno per le aziende sarde del settore - dice il governatore Christian Solinas - che hanno subito danni economici dal blocco sanitario in atto. Il provvedimento, precisa il Presidente, sarà attuato immediatamente con la ripartizione dei vaccini alle diverse Assl".
    "Con la distribuzione dei vaccini - aggiunge l'assessore alla Sanità Mario Nieddu - agevoliamo le aziende che vogliono movimentare i capi di bestiame verso il continente. Un mese fa - prosegue - il ministero aveva accolto le nostre istanze rimuovendo le restrizioni sull'esportazione dei capi bovini, in vigore dall'8 settembre, prevedendo la possibilità di movimentazione dei capi negativi al virus in seguito al test PCR. Tuttavia da Roma hanno lasciato alle regioni di destinazione la possibilità di valutare comunque se consentire o meno l'ingresso del bestiame, un'indicazione che ha prodotto non pochi problemi ai nostri allevatori. Ostacoli che ora saranno superati definitivamente con la vaccinazione dei bovini a cui non potrà più essere impedita l'esportazione".
    La blue tongue è una malattia considerata endemica a livello europeo ed è oggi disciplinata sul piano economico dal regolamento comunitario che stabilisce i criteri per la movimentazione, ma non pone limiti specifici alle zone con focolai attivi, come la Sardegna. Attualmente l'Italia non ha ancora recepito la normativa europea di riferimento, con un evidente paradosso sulle movimentazioni dei bovini: da un lato le indicazioni del ministero consentono alle altre regioni di rifiutare l'ingresso di capi non vaccinati provenienti dalla Sardegna, dall'altro non è possibile impedire l'importazione sul territorio nazionale di bestiame proveniente dagli altri Paesi e sottoposto alla sola PCR.
    "Questo - sottolinea l'assessora all'Agricoltura Gabriella Murgia - si traduce in un danno ulteriore per le nostre aziende.
    Attualmente sappiamo che il ministero sta lavorando per uniformare le regole su tutti i livelli, ma ovviamente auspichiamo che questo avvenga in tempi rapidi".
    "E' fondamentale fare squadra per programmare e lavorare sulla prevenzione per ridurre i picchi epidemici - sostiene il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. I nostri allevamenti hanno dato tanto sia in perdite di capi che di mancato reddito, non si può continuare a lavorare in questa incertezza". (ANSA).
   

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