Tragedia al poligono di tiro di Soddì, nell'Oristanese
Anche ieri il bollettino degli incidenti sul lavoro in Italia fa registrare due vittime. Le ennesime morti bianche in Sardegna, dove appena 48 ore fa era morto un operaio di soli 22 anni, ed in Lombardia. A Soddì, in provincia di Oristano, un poliziotto di 50 anni ha perso la vita raggiunto da un colpo partito accidentalmente dall'arma di un collega, durante un'esercitazione in un poligono di tiro. A Rodano, nel Milanese, un operaio di 46 anni è morto nel cedimento di uno scavo mentre stava posando alcune tubature ed è stato sepolto da due metri di terra franata.
Si chiamava Sergio Di Loreto, ed era originario di Agrigento, l'assistente capo coordinatore della Polizia di Stato morto nel primo pomeriggio a Soddì. Era arrivato da qualche giorno in Sardegna per partecipare ad un corso di aggiornamento scorte al Caip di Abbasanta. Di Loreto lascia una moglie e due figli. Ieri si è recato con altri colleghi al poligono di tiro. L'incidente sarebbe avvenuto nelle fasi di pulizia di un'arma: a un collega sarebbe partito inavvertitamente un colpo che ha raggiunto Di Loreto tra addome e petto. Il poliziotto è stato subito soccorso dai colleghi e poi trasportato con l'Elisoccorso all'ospedale di Ghilarza, ma purtroppo ogni tentativo di salvargli la vita si è rivelato inutile. Il poliziotto siciliano aveva lavorato al reparto scorte della Questura di Roma e poi a quello del Viminale, per poi tornare ad Agrigento, dove lavorava all'ufficio automezzi della Questura.
"Era un collega scrupoloso, stimato e ben voluto da tutti, un grande professionista", ricorda all'ANSA il segretario nazionale del sindacato di polizia Es, Vincenzo Chianese, che si stringe attorno alla famiglia del collega. Fabrizio Franzinelli, 46 anni, di Bienno (Brescia) è la vittima dell'incidente sul lavoro avvenuto in Lombardia. Il suo corpo è stato recuperato quasi subito grazie a una escavatrice che si trovava già nel cantiere. Il personale del 118, giunto sul posto, però, non ha potuto far altro che accertarne il decesso. Nel cantiere in via Papa Giovanni XXIII gli operai erano nella fase di sbancamento, ovvero stavano togliendo le protezioni laterali che servono proprio a impedire alla terra di collassare sullo scavo. Avevano appena agganciato delle catene per rimuovere le paratie quando, nel farlo, un versante della trincea è crollato seppellendo l'operaio.
Data ultima modifica