Evento non autorizzato ad agosto causò maxi-assembramento
Il rapper Salmo è stato interrogato dal procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, per il concerto-show di agosto ad Olbia. Già fissato per lo scorso 8 ottobre e saltato a causa di un difetto di notifica, l'interrogatorio era stato rinviato a data da destinarsi ma tanto la Procura quanto l'artista e il suo legale, l'avvocato Rino Seu, hanno evitato di dare troppa pubblicità all'appuntamento.
Per ora il contenuto del colloquio resta top secret, non è dato sapere se e come Maurizio Pisciottu, in arte Salmo, abbia risposto alle domande del procuratore o se abbia reso dichiarazioni spontanee. L'unica cosa certa è che l'incontro è stato preceduto dalla visita del musicista olbiese - che proprio in questi giorni è in cima alle classifiche con il suo ultimo album dal titolo "Flop" - al liceo artistico che ha frequentato da adolescente.
Salmo è stato ascoltato nell'ambito dell'inchiesta sul concerto non autorizzato e il maxi assembramento del 13 agosto al molo Brin di Olbia. La vicenda coinvolge anche l'imprenditore Kevin Lupetti - assistito dai legali Antonello Desini e Nicoletta Mani - che gestisce la ruota panoramica e lo spazio adiacente, dove si è svolto il live della discordia.
Il rapper e l'imprenditore sono accusati, in concorso, di aver organizzato senza alcuna autorizzazione lo show gratuito del 13 agosto che radunò circa 3mila e 500 persone. La Procura ha affidato le indagini alla Squadra Mobile della Questura di Sassari, che ha verificato la mancanza dei nulla osta e quindi la violazione del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e delle norme per la prevenzione e diffusione del Covid.
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