Cagliari, corteo di protesta sino al Consiglio regionale
La Regione punta a concludere entro dicembre i pagamenti delle indennità una tantum ad ambulanti e giostrai. Lo ha detto l'assessore del Bilancio Giuseppe Fasolino, durante una conferenza dei capigruppo convocata per l'audizione di una delegazione dei lavoratori dei settori ambulantato, giostre e sagre che oggi hanno manifestato sotto il palazzo del Consiglio regionale proprio per sollecitare la liquidazione dei ristori. Fasolino ha assicurato che i tempi saranno accelerati anche grazie al supporto di altre unità di personale. Ad oggi, ha spiegato l'assessore, sono state presentate circa 2000 domande delle quali 703 istruite, 274 dichiarate ammissibili, 489 respinte ed altre ancora da esaminare.
LA PROTESTA - A Cagliari con gli attrezzi del mestiere: in corteo con una sessantina di camion e furgoni. I mezzi usati, prima della pandemia, per andare in giro tra fiere e sagre della Sardegna. Tutto fermo da un anno e mezzo perché a causa del Covid i Comuni non hanno più organizzato le solite feste o manifestazioni. Poco lavoro, quasi nulla. E giostrai, torronai e altri ambulanti sono rimasti senza fare niente. Ma con le famiglie da mantenere. E allora hanno scelto di farsi sentire a modo loro: ritrovo con in mezzi più o meno pesanti davanti al palazzo regionale di viale Trento. E poi sfilata sino al Consiglio regionale, in via Roma.
Un primo indennizzo è arrivato per il 2020 per 600 lavoratori: circa 6.000 euro a testa. Ma poi la situazione si è complicata per la seconda tranche: le domande si sono moltiplicate. "E - spiega all'ANSA il presidente di Ambulantando Css, Mauro Zedda - si è creato un tappo: questa volta la politica non c'entra perché i soldi sono stati stanziati. Il problema ora è la burocrazia: sino a quando non ci danno risposte non ce ne andiamo. Siamo pronti anche a piantare le tende".
Almeno in seicento (ma le domande arrivate sarebbero duemila) di una seconda tranche da 6.000 euro. Più un'altra eventuale per il secondo semestre del 2021. Anche oggi davanti al Consiglio regionale stavano raccogliendo i documenti dei destinatari dei ristori per provare a sbloccare la situazione. Secondo quanto raccolto dalle sigle organizzatrici qualcosa nell'esame delle pratiche si starebbe muovendo. Ma non ci sono certezze sui tempi dell'erogazione dei fondi. Per questo i lavoratori hanno distribuito in via Roma decine di volantini con la scritta "Vergogna""La pazienza è finita - si legge nel documento - sono passati sette mesi dalla delibera di giunta senza incassare un euro. Chiediamo che immediatamente venga rimosso qualsiasi ostacolo o impedimento e vengano messe in pagamento subito le pratiche in ordine di arrivo al protocollo dell'assessorato".
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