Rwm, sit-in a Cagliari per chiedere chiusura fabbrica

Sardegna

Presidio in prefettura, "c'è anche fiume a rischio esondazione"

Ennesimo presidio in prefettura di ambientalisti e pacifisti per chiedere la chiusura della fabbrica di bombe di Domusnovas, la Rwm di proprietà del gruppo tedesco Rheinmetall. Con un appello al prefetto per avere una un piano di sicurezza in caso di emergenza. "Siamo - spiega Graziano Bullegas, presidente di Italia nostra Sardegna e pacifista - di fronte a un'attività ad alto rischio di incidente rilevante: è necessario che la prefettura prepari un piano di emergenza esterno. Comunque ribadiamo il concetto: questa fabbrica, in queste condizioni di insicurezza, non può continuare a lavorare. Quindi chiediamo la chiusura sino a quando questo piano non sarà pronto, poi si vedrà. Sempre che un piano per quell'area si possa fare: voglio ricordare che in quell'area passa un fiume che è a rischio esondazione come dicono i piani idrogeologici dei comuni".

 Una delegazione di manifestanti è stata ricevuta in prefettura. Sistemate in piazza Palazzo bandiere e striscioni con messaggi molto chiari: "Basta pane avvelenato" e "Stop Rwm". Partecipano tra gli altri Italia Nostra Sardegna, Centro Sperimentazione Autosviluppo, Assotziu Consumadoris Sardigna, Cagliari Social Forum, Movimento Nonviolento Sardo, il Comitato Riconversione Rwm e le organizzazioni sindacali Confederazione Sindacale Sarda, Unione Sindacale di Base (USB) Cagliari e Cobas Cagliari.

"Il PEE (piano emergenza esterna) attualmente in vigore - spiegano i manifestanti - appare del tutto inadeguato, perché non tiene conto né della reale natura della produzione, né dell'attuale configurazione degli impianti e delle strutture produttive ubicate a ridosso del centro urbano di Iglesias, né del rischio idrogeologico legato alla presenza del Rio Gutturu Mannu - Rio Figu, che attraversa l'area dello stabilimento e che gli studi di compatibilità idraulica del comune di Domusnovas e quello del comune di Iglesias, recentemente approvato, considerano a rischio esondazione molto elevato". 
   

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