Pd: zingarettiani puntano su volti nuovi per il congresso

Sardegna
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Presentata la proposta, "eguaglianza, sostenibilità e sviluppo"

Il Pd sta per entrare nella seconda fase congressuale. Lunedì 3 novembre comincia la raccolta firme per le candidature alla segreteria da presentare entro l'8. Il 19 è previsto il deposito delle liste, mentre mercoledì 24 sarà il giorno della proclamazione dei due in lizza per le Primarie del 5 dicembre.
    Intanto, continuano a riunirsi i circoli per l'esame delle tre proposte politico-tematiche in campo: quella dei Popolari-Riformisti, quella firmata da oltre duecento esponenti tra cui la deputata Romina Mura e il presidente dell'Anci Emiliano Deiana, e quella dei zingarettiani illustrata oggi a Cagliari, nella sede regionale del Pd in via Emilia, dal segretario provinciale Francesco Lilliu con la sindaca di Pula Carla Medau e la consigliera di Olbia Ivana Russu. Un documento di 54 pagine che porta la firma dei soriani, l'unico dei tre a contenere un riferimento all'esigenza di un nuovo gruppo dirigente: "Un partito nuovo ha bisogno di persone nuove - si legge - gli stessi volti e le stesse biografie non possono pretendere di incarnare una fase di profondo rinnovamento come quella che il Pd ha di fronte".
    "Le parole chiave della nostra proposta sono eguaglianza, sostenibilità e sviluppo - spiega Lilliu - e vengono declinate nei capi e capitoli del nostro corposo documento". Ovviamente, "i punti più importanti riguardano il partito: noi vogliamo una netta discontinuità sul fronte delle politiche del partito: veniamo da un quadriennio sfortunato e difficile per le politiche del 2018 e le regionali del 2019; ora viviamo un periodo delicato tra affermazioni e sconfitte". Il partito per i zingarettiani sardi è "autonomo, federato, con al centro i temi del lavoro, dell'ambiente e della transizione energetica". Poi c'è il tema delle alleanze in vista delle regionali del 2024: "C'è un'ambiguità di fondo da parte di alcuni - aggiunge - ma per noi il Pd è radicalmente alternativo a tutte le forze che compongono il quadro che governa la Regione". Poi, precisa Lilliu, "una cosa è l'interlocuzione con movimenti sardisti, altra cosa è l'apparentamento col centrodestra".
    Per l'ex parlamentare Francesco Sanna, collegato in videoconferenza, "c'è la voglia di vedere in Sardegna un Pd come forza in prospettiva di governo della Regione". Ivana Russu, consigliera comunale a Olbia, sostiene che il Pd "deve smettere di essere autolesionista e il congresso deve essere un momento alto dove approfondire i temi che interessano ai cittadini". Per Carla Medau, questo lavoro propedeutico, di valutazione dei temi, "ci porterà a far emergere le migliori risorse in vista delle candidature". Senza dimenticare che "il Pd deve essere partito di prossimità, in mezzo alla gente, altrimenti la percentuale dell'astensionismo continuerà a crescere".
   

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