Emorragia di specialisti, in 3 anni se ne perderanno oltre 2mila
La sanità protagonista dell'articolo 5 della legge omnibus che contiene una variazione di Bilancio da 300 milioni di euro. Nella discussione generale sulla norma, l'opposizione ha chiesto alla Giunta un cambio di passo celere e immediato. Tanti i riferimenti alle criticità registrate a Nuoro, dove il reparto di chirurgia ha appena riaperto. Il capogruppo del Psd'Az Franco Mula ha annunciato la richiesta di "una delibera di Giunta straordinaria per prevedere il riposizionamento negli ospedali di figure professionali, temporaneamente ma in modo organico, così da garantire in primo luogo il sistema di emergenza-urgenza e l'attività quotidiana di tutti i reparti indispensabili per la tutela della salute".
Naturalmente, ha chiarito Mula, le aree con più criticità a livello di organico "sono Nuoro, Oristano, Carbonia e Alghero". Il documento che porta la firma di tutti i consiglieri del Psd'Az nasce dalla constatazione di "un'emorragia di personale medico e infermieristico senza precedenti negli ultimi dieci anni con 3.389 unità in meno e mai sostituite dal 2014". Una situazione messa ancora più in evidenza da una recente delibera dell'Ats che illustra il calendario dei pensionamenti: 881 nel 2021, 729 nel 2022, 614 nel 2023. Ad oggi, ha aggiunto il consigliere sardista, "non sussistono le condizioni per superare questa situazione di grave carenza". Da qui la necessità di un intervento della Giunta.
L'articolo 5 - ha evidenziato il consigliere della Lega Pierluigi Saiu - contiene disposizioni importanti, come "lo stanziamento di 13 milioni per finanziare incentivi per l'assunzione di medici nelle zone disagiate o con grave carenza di personale". C'è attesa anche per la discussione del comma che prevede la destinazione di 20 milioni al Mater Olbia. "E' assurdo regalare venti milioni a un privato senza il minimo tornaconto per chi attende visite e operazioni in lista d'attesa", ha dichiarato il progressista Francesco Agus.
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