Rogo baraccopoli: confermato dolo, trovati diversi inneschi

Sardegna

Avviati accertamenti su sostanze inquinanti nell'aria

È doloso l'incendio divampato durante la notte nella baraccopoli appena sgomberata di via San Paolo a Cagliari. Lo hanno accertato i vigili del fuoco che hanno individuato inneschi in diversi punti, conferma questa che qualcuno voleva distruggere quello che rimaneva delle baracche e dei cumuli di rifiuti. Il rogo non è stato ancora domato, come non si è ancora diradata la fitta coltre di fumo denso e acre che ancora oggi continua ad ammorbare l'aria sino al centro di Cagliari.

"Stiamo facendo il possibile affinché al più presto la situazione torni alla normalità", ha detto il comandate della Polizia municipale Guido Calzia. Adesso emergono ulteriori preoccupazioni sul fronte dell'inquinamento dell'aria e dei terreni. C'è infatti la possibilità che dal rogo si sia sprigionata diossina o altri elementi potenzialmente pericolosi.

La Protezione civile comunale, come confermato all'ANSA dall'assessore Andrea Floris, ha attivato tutte le procedure e tutti gli enti competenti per effettuare le verifiche. Al lavoro da questa mattina ci sono anche i tecnici dell'Arpas per i campionamenti dell'aria: in zona è comunque già attiva una centralina.

"Analizzeremo i dati per verificare la presenza di eventuali elementi pericolosi", spiega il direttore dell'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente, Alessandro Sanna. Bisognerà quindi attendere per capire se da quell'enorme nube di fumo si siano sprigionati elementi tossici, compresa la diossina, calcolabile solo quando la sostanza si deposita sul terreno. Intanto in queste ore proseguono le operazioni di spegnimento. Sul posto ci sono ancora tre squadre dei vigili del fuoco, con numerosi mezzi e uomini che stanno intervenendo sui vari focolai.
   

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