Nizzi si riconferma sindaco con il 52% delle preferenze
Settimo Nizzi si riconferma sindaco di Olbia con il 52% prendendo poco più di mille voti in più dello sfidante di centrosinistra Augusto Navone che si è fermato al 47,9%. Lo scrutinio, terminato nella notte, premia quindi un centrodestra unito che invece si è spaccato in altre realtà tra i 98 Comuni che sono andati al voto in questa tornata elettorale in Sardegna dove sono stati eletti 96 sindaci.
"Non è che mi piace comandare, è solo che ho le idee migliori". Settimo Nizzi è comparso ieri notte in pubblico con in mano una targa con questa scritta. In campagna elettorale gli avversari non gli hanno lesinato critiche personali e lui risponde col sorriso e l'irritualità provocatoria che è il suo marchio di fabbrica. Ma secondo lui la risposta più chiara ai detrattori l'hanno data gli olbiesi. "Mi aspettavo che i nostri concittadini avrebbero risposto così - commenta - Gli olbiesi ci hanno riconfermato la fiducia perché sono refrattari a insulti, attacchi personali, cattiverie e all'indecente comportamento pubblico dell'altra parte. Ora voglio ultimare i progetti in campo e far crescere Olbia" Prima che Nizzi cantasse vittoria, l'avversario aveva già riconosciuto il suo successo.
"Complimenti a Settimo Nizzi per la rielezione", ha scritto prima di mezzanotte su Facebook Augusto Navone, sostenuto da 8 liste contro le 6 del sindaco. "È stata una campagna straordinaria - dichiara - porterò con me l'affetto, l'entusiasmo e la vicinanza ricevuti". La sconfitta è stata ammessa da subito, sportivamente, anche nella sede elettorale in cui si è presentato a scrutinio ancora in corso.
Rinviando ogni analisi approfondita a oggi, Navone dice di non sentirsi sconfitto. Il gap elettorale tra sé e l'avversario è un'iniezione di fiducia per un percorso appena iniziato. "Il carattere innovativo del nostro progetto va oltre Olbia - sostiene - La Grande coalizione non si ferma qui, è un'esperienza da valorizzare", dice prima di annunciare che la sua in consiglio comunale sarà "un'opposizione costruttiva ma molto ferma".
96 SINDACI ELETTI - Olbia conferma la fiducia al centrodestra e al sindaco uscente Settimo Nizzi, a Carbonia vince con oltre il 65% una coalizione "anomala" con Pd, che esprime il sindaco Pietro Morittu, e liste di centrodestra, Udc e Psd'Az, un'allenza che ha strappato la città ai Cinquestelle, alleati invece con la sinistra di Art.1, Pci e Psi, candidato Luca Pizzuto. Sarà, invece, ballottaggio a Capoterra tra Beniamino Piga, sostenuto da una parte del centrosinistra, e Beniamino Garau, appoggiato da una parte del centrodestra. Il primo è in vantaggio con il 40,6% delle preferenze contro il 28,8 dello sfidante. Entrambe le coalizioni si sono presentate spaccate ma potrebbero ricucire in vista del secondo turno, il 24 e 25 ottobre prossimi.
Finisce per ora in una sorta di pareggio il primo turno tra le grandi città della Sardegna chiamate al voto in questa tornata elettorale autunnale che ha coinvolto complessivamente 98 Comuni. Tra i 96 sindaci eletti, la maggior parte in piccoli centri, anche quelli dei 34 paesi nei quali è stata presentata una sola lista. A Nureci, nell'Oristanese, non è stata raggiunta la soglia del 40% stabilita per legge per rendere valida l'elezione e arriverà quindi un commissario, mentre in due centri nei quali i sindaci sono risultati eletti - a Cuglieri, uno dei Comuni più colpiti dal vasto incendio di luglio sul Montiferru, e a Orosei, sulla costa del Nuorese - il quorum è sub iudice da parte del Viminale, che dovrà certificare ufficialmente che sia stato raggiunto.
Nel primo caso - trattandosi di un Comune con meno di 3mila abitanti - sono stati scorporati dal conteggio dei votanti gli elettori iscritti all'anagrafe estera (Aire) facendo salire il quorum dal 39,7% a oltre la soglia del 40% ; nel secondo caso, Orosei supera i tremila abitanti e vanno estrapolati solo gli elettori residenti all'estero che non hanno votato: per ora il dato ufficioso dell'affluenza è 38,4%.
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