Film rivelazione "Californie" chiude "How to Film the World"
di Maria Grazia Marilotti
Attesi ospiti di "How to Film the World - Carbonia Film Festival", i registi Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman saranno protagonisti nella giornata di chiusura della rassegna.
Domenica 10 ottobre, alle 17, all'interno della rassegna dedicata alla formazione dei giovani e al nuovo cinema, i due registi presentano Californie, film rivelazione alle Giornate degli Autori all'ultimo festival di Venezia, dove si è aggiudicato il Label Europa Cinemase, il premio per la migliore sceneggiatura.
Girato nell'arco di cinque anni, racconta il percorso esistenziale dall'infanzia all'adolescenza di Jamila, una ragazzina originaria del Marocco e cresciuta a Torre Annunziata.
Jamila, come tanti pre adolescenti ha tanti sogni, diventare parrucchiera, avere delle amiche, affetti e diventare pugile.
Sogni reali che insegue Khadija Jaafari, l'attrice protagonista di questa storia di formazione. Jamila fa i suoi passi nella vita tra la costruzione della propria identità e la ricerca del suo posto nel mondo.
È il primo film di finzione, seppur in un intreccio con il cinema del reale, di Cassigoli e Kauffman, autori tra gli altri del celebre documentario Butterfly. La protagonista di Californie ha nove anni quando entra spontaneamente in una delle inquadrature delle riprese del documentario. Il suo sguardo cattura l'attenzione dei registi che decidono di cucirle addosso una storia che diventa poi cinque anni dopo, un film. "Ci ha colpito quella sua luce negli occhi, il suo spirito carismatico e ribelle da piccola guerriera, la forza, la dolcezza e a volte l' impertinenza di una ragazzina alle prese con i problemi tipici dell'adolescenza, ma aggravati dal sentirsi straniera nel paese in cui vive, sentirsi diversa a scuola, nel quartiere, per via delle sue origini", spiega Casey Kauffman.
Uno sguardo contemporaneo sull'immigrazione vista attraverso le vicende di una pre adolescente nel suo percorso di vita lungo cinque anni. "Il tema della migrazione entra necessariamente nella storia ma senza essere l'elemento narrativo portante - sottolinea Alessandro Cassigoli - ci interessava far entrare gli spettatori nel mondo interiore di Jamila, oltre che nel suo contesto sociale".
Realtà e fantasia si intrecciano ad arte: una famiglia assente per necessità. Suo padre esce all'alba e rientra a casa sfinito la notte, anche la madre svolge un duro lavoro per sfamare la famiglia. Jamile cerca la sua strada tra sogni, aspirazioni, tristezze, solitudini e quella ricerca di un'identità ora cercata, ora sentita distante. Un film che, senza mai cadere nella retorica, lascia aperti tanti interrogativi e offre interessanti spunti di riflessione.
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