Dopo incendi Cuglieri riparte, al via festival Anima mundi

Sardegna
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Cura è la parola chiave di questa edizione

(ANSA) - CAGLIARI, 25 SET - Tanta emozione e qualche lacrima nella conferenza stampa di presentazione del Festival Sardinia Anima Mundi nel teatro dell'ex seminario a Cuglieri. "E' il momento di prendersi cura del territorio, ferito e danneggiato come mai prima d'ora", ha detto il sindaco Giovanni Panichi. "Ho un grande magone ad andarmene in questo momento, spero davvero che Cuglieri abbia la forza di ripartire presto. Dobbiamo farcela noi, con l'aiuto dei tanti volontari che ci hanno aiutati in queste settimane, mentre sono costretto a constatare la totale assenza di chi avrebbe dovuto aiutarci e non l'ha fatto, regione, unione comuni, istituzioni tutte".
    Cura è la parola chiave intorno alla quale deve ruotare la reazione della comunità, a detta di tutti i partecipanti alla conferenza stampa. "Paura, disperazione, rabbia. Questi sono i sentimenti che ci hanno attraversati all'indomani dell'incendio.
    Una catastrofe, dalla quale molti scappano. Ma la nostra comunità vuole resistere e riprendersi, tutti uniti", ha sottolineato l'assessora alla Cultura Maria Franca Curcu. "Il Festival è un'occasione aperta a tutti, un modo per dire che siamo pronti a rimboccarci le maniche: dobbiamo riconoscere di non aver saputo proteggere il territorio, ma ora vogliamo avviare una fase di cura e confidiamo nell'aiuto di tutti".
    "L'energia che si è messa in moto in questa occasione è encomiabile", ha detto la direttrice artistica del Festival, Enedina Sanna.
    Il Festival è l'occasione per presentare l'Associazione Montiferru, che si sta costituendo in questi giorni. "Sin dal giorno della catastrofe abbiamo pensato di non lasciare nulla di intentato per far rinascere il territorio", ha detto Giovanni Galistu, referente dell'associazione.
    Un appello ad andare tutti nella stessa direzione, perché è l'unica possibile per poter ripartire, è arrivata da Gianluigi Bachetta, ordinario di Botanica all'Università di Cagliari e direttore dell'Orto Botanico di Cagliari. Alle competenze di Bachetta è affidata la cura dell'olivastro, che si spera di far tornare in vita. "L'olivastro - anzi olivastra perché tecnicamente è femmina - ha molta più esperienza di noi in materia climatica, da due millenni sa bene come vanno le stagioni. Ora è in una fase di riflessione, sa bene che se emetterà polloni in questo momento probabilmente sarebbe fatica sprecata a causa del caldo e della siccità. Dobbiamo avere pazienza, unire gli sforzi e ottimizzare le energie, concentrarci sui progetti, per esempio ce ne sarà uno che prevede l'installazione di pozzi per garantire risorse idriche".
    Alle 17 presso l'Olivastro millenario, si terrà un incontro tra musica, poesia, testimonianze, per una elegia che celebra il grande patriarca, simbolo della devastazione prodotta dagli incendi in tutto il territorio. (ANSA).
   

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