Lite in officina finita a coltellate, due arresti

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Indagine lampo della Mobile di Cagliari

Con un'indagine lampo gli investigatori della squadra mobile di Cagliari hanno arrestato gli autori dell'accoltellamento avvenuto ieri pomeriggio in una officina meccanica di via Dolcetta, in cui sono rimasti feriti Emanuele e Simone Pruner, rispettivamente di 46 e 44 anni e un dipendente dell'officina, un 23enne. I tre sono stati operati durante la notte, il più grave, Emanuele Pruner è in rianimazione al Brotzu. In manette con le accuse di tentato omicidio e lesioni gravissime in concorso sono finiti Alessandro Mundula, 46 anni, autore materiale del triplice ferimento e Nicolò Argiolas, 40 anni, che guidava l'auto a bordo della quale si sono allontanati dopo l'aggressione.
    Gli investigatori della Mobile, coordinati dal dirigente Fabrizio Mustaro, hanno ricostruito quanto avvenuto nell'officina e le ragioni dell'accoltellamento. Nicolò Argiolas, titolare di un club a Sestu, ha accompagnato Alessandro Mundula, che lavora per lui come buttafuori, in via Dolcetta con la sua Golf. Mundula circa 3 anni fa aveva lasciato un'auto in riparazione, senza più ritirarla. Sceso dal veicolo il 46enne ha iniziato a discutere con i fratelli Pruner, pretendendo delle riparazioni come se il veicolo fosse stato lasciato in officina solo qualche ora prima, poi con in mano due coltelli si è avventato contro di loro e poi contro il dipendente. Alla scena ha assistito Argiolas che non avrebbe fatto nulla per fermare il buttafuori. Mundula si è disfatto dei due coltelli, poi è salito a bordo della Golf di Argiolas e i due si sono allontanati.
    Sul posto sono arrivate le ambulanze del 118 e la polizia. I feriti sono stati trasportati al Brotzu e al Policlinico. Gli investigatori della Terza Sezione della Squadra Mobile di Cagliari, in poche ore, hanno ricostruito anche grazie ad alcune telecamere funzionanti e al racconto di alcuni testimoni quanto accaduto nell'officina, individuando gli autori. I due sono stati arrestati nelle loro abitazioni di Sestu e adesso si trovano in carcere a Uta.
   

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