Air Italy: riparte procedura licenziamenti con 1322 esuberi

Sardegna

Restituiti ultimi aerei, verso cessazione al 31 dicembre

Riparte la procedura di licenziamento collettivo all'interno di Air Italy in liquidazione. Dopo la proroga della Cig, ora i liquidatori guardano alla data di cessazione dell'azienda al 31 dicembre 2021, quando scadrà la proroga di sei mesi della cassa integrazione per tutti i dipendenti a tempo indeterminato che operano nelle sedi di Olbia, Malpensa, Linate, Fiumicino, Napoli e Firenze: 1.322 persone, tra cui sei dirigenti. E' quanto emerso dall'incontro tra l'azienda e i sindacati tenutosi oggi.

La prima procedura di licenziamento era stata aperta il 3 marzo 2020 ed era stata interrotta a luglio a seguito della proroga della Cig.

Dalla riunione è emerso che gli ultimi aerei sono stati restituiti agli inizi di settembre e che la società ha concluso tutte le attività previste per la liquidazione con la vendita di tutti i beni mobili. Per questo al 31/12 alla compagnia aerea in liquidazione resterà solo da risolvere la questione occupazione e dovrà licenziare gli esuberi che a marzo dello scorso anno erano 1453 e che poi, per effetto di pensionamenti o dimissioni, si sono ridotti a 1322.

Nel mentre la procedura avviata nel 2020 è stata anche sospesa èper cinque mesi a causa della moratoria sui licenziamenti decretato dal Governo per effetto della pandemia da Covid-19 e poi riavviata sino al nuovo stop a luglio scorso per la proroga della cassa integrazione.
   

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