La Stazione dell'arte ospita l'esposizione dal 25 settembre
Cinquanta opere, tra foto video e bozzetti, per raccontare la lunga carriera artistica di Mirella Bentivoglio (Klagenfurt 1922-Roma 2017) saranno esposte negli spazi della Stazione dell'Arte dedicata a Maria Lai a Ulassai a partire dal 25 settembre.
La mostra dal titolo "L'altra faccia della luna", in collaborazione con l'archivio Mirella Bentivoglio di Roma e con il sostegno del Comune di Ulassai della Fondazione Sardegna e della Regione, rappresenta la prima retrospettiva dedicata all'artista e stimola riflessioni e dialoghi su argomenti oggi più che mai attuali. "Dopo il successo riscosso dalla mostra di Stefano Boeri, siamo felici di questa nuova e importante occasione che arriva alle soglie del centenario della nascita di Mirella Bentivoglio - dichiara Gian Luigi Serra, sindaco di Ulassai e presidente della Fondazione Stazione dell'Arte -.
Grazie alla collaborazione con l'Archivio a lei dedicato siamo in grado di offrire un altro importante evento espositivo a Ulassai, che metterà in luce e valorizzerà un'altra straordinaria donna e artista, amica e collega di Maria Lai".
Curata da Davide Mariani, direttore della Stazione dell'Arte e da Paolo Cortese, curatore dell'Archivio Mirella Bentivoglio, la rassegna ripercorre le tappe che hanno scandito l'itinerario artistico e biografico di Bentivoglio, a partire dalle sperimentazioni degli anni Sessanta e Settanta, in cui l'artista si muove nell'ambito della "poesia concreta" e poi in quello della "poesia visiva", in cui indaga molteplici aspetti della società in cui opera: come il consumismo o le tematiche di genere per esempio, tema quest'ultimo con cui intendeva affermare i principi dell' emancipazione femminile. "Se nell'immaginario collettivo la donna era quella che tesseva e accudiva la famiglia, una sorta di angelo del focolare - sostiene Mariani - per Bentivoglio questa concezione andava ribaltata, attraverso la rivendicazione di un nuovo ruolo nella società".