Lutto nel mondo dell'arte, addio alla pittrice Liliana Cano

Sardegna

Si è spenta a sassari all'età di 96 anni

Il mondo dell'arte piange la scomparsa di Liliana Cano. Si è spenta a 96 anni l'eclettica pittrice e artista "sassarese", nata a Gorizia da genitori sardi. Sua madre, pittrice, era nipote dello scultore Attilio Nigra. La notizia è stata data sui social dal figlio Igino Panzino, anche lui pittore. A ottobre Liliana Cano avrebbe compiuto 97 anni. Una vita dedicata all'arte, la sua, con una inesauribile vena creativa e una continua ricerca. Su grandi tele e pannelli, dalle chiese agli spazi en plein air, ha raccontato il suo mondo e quello attorno a sé. Ha dato vita a una vastissima produzione con originali accostamenti cromatici, figure, simboli.
    Artefice di opere quali le sue celebri "Regali gitane", il monumento alla donna e le sei pareti decorate della chiesa di San Lussorio a Oliena, di cui è cittadina onoraria. Ancora: il murale di Bono dedicato a Giommaria Angioy e ai Moti Antifeudali, "Il Crocifisso" o il "Paesaggio provenzale", quest'ultimo donato al museo Ermitage di San Pietroburgo. Tanti i premi e riconoscimenti. Tre anni fa la Comunità mondiale della longevità presieduta da Roberto Pili ha consegnato all'artista il Premio Prometeo.
    "Sono ancora qui a contare i miei anni che passano - aveva raccontato all'ANSA in occasione della consegna del riconoscimento nelle sale della Banca Generali a Cagliari, dove era stata allestita la sua personale 'Venus Tissères' - A 70 anni sono tornata in Sardegna dopo averne trascorso venti in Francia. Volevo trascorrere, dove avevo vissuto bellissime esperienze sia umane che artistiche, l'ultimo periodo della mia vita e sono ancora qui mentre gli anni passano". "Venus Tissères" rappresentò un affascinante percorso attraverso le opere legate al suo periodo francese, dal 1977 al 1996, anno in cui la pittrice, dopo aver girato tra Italia e Europa, ritorna in Sardegna, a Sassari, dove negli anni '50 aveva già lasciato la sua forte impronta. "Ho ancora voglia di viaggiare e trovare sempre nuovi stimoli per la mia arte", aveva detto la pittrice.
    "Liliana Cano, oltre alla sua ricca produzione, ha lasciato sì un grande vuoto ma anche una preziosa eredità e un insegnamento - commenta Roberto Pili - la sua esistenza nel segno della creatività e della continua ricerca dimostra ancora una volta che l'arte può esaltarsi sino alle estreme età, può rinvigorirsi in spiritualità e saggezza esistenziale. L' arte di Liliana, fastigio della anzianità, merita di essere esplorata in profondità e continuamente riproposta, cosa che noi faremo, soprattutto nella sua Sardegna".

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