Covid: report a Speranza, Sardegna ha numeri da giallo

Sardegna
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Regione tenta in exstremis di evitare terza settimana arancione

La zona arancione per un'altra settimana - come prevede l'ultima ordinanza del ministro della Salute - è quasi sicura, ma la Sardegna ci crede ancora e ribadisce la richiesta di tornare in giallo già da lunedì 10 maggio. Le motivazioni sono contenute in una relazione che l'assessorato regionale della Sanità ha trasmesso oggi al ministero, e che fotografa il progressivo miglioramento del quadro epidemiologico nell'Isola.

Secondo il governatore Christian Solinas "la permanenza in arancione risulterebbe paradossale alla luce dei dati registrati nelle ultime settimane. Tutti i principali indicatori - spiega - descrivono una situazione in miglioramento, con un quadro generale compatibile con una fascia di rischio più bassa di quella attuale. Abbiamo già sollevato forti dubbi sull'attuale sistema di classificazione. Le misure restrittive sono indispensabili quando rispondono a precise necessità di contenimento del virus, diversamente il pericolo è quello di vedere applicate limitazioni solo in virtù degli automatismi previsti dalle disposizioni normative".

La Regione fa presente che dal report provvisorio inviato dall'Istituto superiore di Sanità alle Regioni, e in attesa di valutazione di domani della Cabina di regia, emerge uno scenario di rischio basso, di tipo 1. Se i dati fossero confermati, il monitoraggio della settimana di riferimento dal 26 aprile al 2 maggio indicherebbe per la Sardegna un indice di contagio Rt di 0.74, in ulteriore discesa rispetto allo 0.81 registrato nella settimana precedente. Positivi anche i dati sulla pressione negli ospedali, dove il tasso di occupazione si attesta al 22% sia per le degenze in area medica, sia nelle le terapie intensive, indici al di sotto delle soglie d'allerta previste.

"Alla luce di questi dati - dichiara l'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu - riteniamo che la Sardegna presenti i requisiti per la classificazione in un livello di rischio inferiore rispetto a quello attuale. Una decisione in questo senso ristabilirebbe l'appropriatezza delle misure rispetto all'attuale situazione epidemiologica. Il quadro generale è in costante divenire e le vaccinazioni proseguono in maniera massiva. Non intendiamo abbassare la guardia, ma tante attività attendono di poter ripartire e allo stato attuale sarebbero in grado di farlo in sicurezza. Oggi la permanenza in zona arancione non sarebbe in alcun modo giustificata o giustificabile". L'ultima parola spetta alla Cabina di regia.

SI RISCHIA ANCORA L'ARANCIONE - La Sardegna si appresta a trascorrere la seconda settimana di fila in zona arancione. E' ciò che si apprende da fonti di LeU vicine al ministro della Salute Roberto Speranza. Ancora in arancione nonostante i dati sul Covid 19 nell'Isola, come certificato anche oggi dalla Fondazione Gimbe, siano in netto miglioramento. In particolare nell'ultima settimana quelli sui casi positivi per 100mila abitanti (1.020), sulla diminuzione di casi del 32,9% - la più alta in Italia - rispetto alla settimana precedente, sulla saturazione dei posti letto in area medica e intensiva (entrambi al 22%).

Proprio alla luce dei buoni risultati due giorni fa in commissione Salute della Conferenza delle Regioni l'assessore della Sanità della Sardegna, Mario Nieddu, aveva proposto la revisione del sistema di classificazione a zone, "considerato che da tre settimane abbiamo numeri da zona gialla". Proposta all'ordine del giorno ieri in Conferenza delle Regioni dove ha incontrato il favore degli altri governatori. Questo però non sarà sufficiente per passare in giallo da lunedì, visto che le ordinanze di Speranza hanno validità per 14 giorni. Domani il responso della cabina regia.

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