Ammonta a 541.980 il totale delle dosi somministrate in Sardegna dall'inizio della campagna vaccinale, l'82,1% delle 659.940 attualmente disponibili, consegnate alla Regione dalla struttura commissariale. Il dato è stato aggiornato questa mattina, nel report del Governo, dopo che ieri sera, probabilmente a seguito dell'inserimento di dati non registrati nei giorni precedenti, era stato divulgato un dato non congruo.
In particolare - secondo i dati del report - in Sardegna sono stati sinora somministrati 152.376 vaccini agli over 80; 75.838 agli anziani dai 70 ai 79 anni; 38.792 dai 60 ai 69 anni; 91.338 dosi agli operatori sanitari e sociosanitari; 36.601 al personale non sanitario impiegato in strutture sanitarie e in attività lavorativa a rischio; 88.178 ai soggetti fragili e caregiver; 17.995 ad ospiti di Strutture residenziali; 11.159 al Comparto Difesa e Sicurezza; 22.743 al personale scolastico; infine 6.960 dosi alla categoria "Altro".
NIEDDU, VELOCIZZIAMO CON MEDICI DI FAMIGLIA - In Sardegna si registra un calo nel ritmo delle somministrazioni nelle ultime 24 ore, tuttavia, ha spiegato l'assessore della Sanità Mario Nieddu, "ora dovrebbero scendere in campo in modo più importante i medici di famiglia, e questo dovrebbe consentirci di recuperare". Da domani, ha infatti annunciato, "i medici di base potranno andare a ritirare le siringhe già pronte per iniziare quindi a vaccinare a domicilio". Le altre ragioni del rallentamento nelle inoculazioni: "Il passaggio dalla piattaforma regionale a quella di Poste ma anche la mancanza di vaccini Astrazeneca. Sul fronte delle consegne, Nieddu ha ricordato che sabato sono arrivati circa 60mila Pfizer: "Ora attendiamo altri due invii a maggio e uno ai primi di giugno per un totale di 180mila dosi circa di Pfizer".
MA LE ADESIONI SONO BASSE - Alla campagna vaccinale della Regione Sardegna hanno aderito poco più di 200 dei 1.242 medici di famiglia. Percepiranno 3,60 euro per le anamnesi, che diventano 6,40 comprendendo l'inoculazione, per un totale di 18 euro se accetteranno di somministrare le dosi a domicilio. Da domani, poi, potranno ritirare le siringhe pronte per le inoculazioni a domicilio. E' quanto emerge dalla riunione in commissione Sanità appena conclusa e alla quale hanno preso parte l'assessore della Sanità Mario Nieddu, il commissario straordinario dell'Ats Massimo Temussi e il dg dell'assessorato Marcello Tidore.
La Regione ha voluto sottolineare che solo con il supporto dei medici di base la campagna potrà definitivamente decollare, considerato che i vaccinatori dell'Ats sono solo 265 (compresi una ventina di medici militari). Oltretutto l'amministrazione ha chiuso alcuni accordi con i Comuni in modo tale che i medici di base non siano costretti a pagare i ticket dei parcheggi quando si recano nelle case dei pazienti. Quindi, è stata la considerazione della Regione, adesso "i medici di famiglia devono vaccinare" .
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