Grillo: verso nuovo interrogatorio per Ciro e amici

Sardegna
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I legali dei giovani stanno valutando dopo chiusura indagini bis

Un nuovo interrogatorio. Il terzo in due anni. Potrebbero essere sentiti di nuovo Ciro Grillo e i suoi tre amici - Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia - accusati di avere stuprato una studentessa italo-norvegese a Porto Cervo, in Sardegna, il 17 luglio 2019 dopo una serata passata nella discoteca Billionaire. L'ipotesi è al vaglio dei difensori dei ragazzi. I legali (Sandro Vaccaro, Romano Raimondo, Gennaro Velle, Ernesto Monteverde, Mariano Mameli ed Enrico Grillo) hanno 20 giorni di tempo per chiederlo ai pm della procura di Tempio Pausania.

I magistrati hanno chiuso per la seconda volta le indagini sulla vicenda, dopo una prima chiusura a novembre scorso. Ciò è stato necessario dopo che i ragazzi avevano chiesto di essere di nuovo interrogati e in questo contesto è stato meglio definito il quadro della seconda violenza sessuale, quella riferita alle foto oscene scattate mentre una delle ragazze dormiva, atto in cui risulta estraneo Corsiglia. I quattro sono accusati di violenza di gruppo nei confronti della studentessa, allora 19enne, che li ha denunciati, una settimana dopo la presunta violenza, una volta rientrata a Milano. Grillo jr, Lauria e Capitta sono accusati di violenza sessuale anche nei confronti della seconda ragazza per tre foto oscene. Secondo l'accusa, i quattro avrebbero conosciuto la ragazza al Billionaire. Intorno alle cinque del mattino, le due studentesse avrebbero accettato l'invito del gruppo di andare nel residence dove la famiglia Grillo ha un appartamento per una spaghettata.

Dopo avere mangiato sarebbe stato Corsiglia ad avere un rapporto con la giovane prima a letto e poi nel box doccia. Alle nove del mattino, mentre Corsiglia e l'amica della19enne dormivano in stanze differenti, gli altri tre avrebbero costretto la ragazza a bere vodka e poi l'avrebbero violentata in gruppo. Durante la presunta aggressione è stato anche girato un video, di circa 24 secondi. Nei giorni successivi, secondo quanto raccontato dalla mamma della vittima ai carabinieri, l'amica che si era addormentata aveva fatto "promettere alla 19enne di concordare la versione del racconto della serata, temendo la reazione di sua madre, accordandosi per dire che erano state in discoteca, ma che erano rientrate a dormire nel b&b nelle prime ore del mattino, senza fare alcun cenno alla violenza sessuale".

Del resto, continua la madre, dopo la prima violenza "mia figlia le chiese in lacrime di andare via, ma lei si rimise a dormire". Per i ragazzi il rapporto sarebbe stato consenziente. Nei giorni scorsi il fondatore del Movimento 5Stelle aveva pubblicato un video dove prendeva la difesa del figlio e dei suoi amici sollevando numerose polemiche. Adesso la procura di Tempio potrà chiedere il rinvio a giudizio, dopo l'eventuale nuovo interrogatorio. In caso di processo, era emerso nei giorni scorsi, i difensori potrebbero chiedere il rito abbreviato.

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