Deputata Cd, non solo riapertura ma accertare responsabilità
Dopo l'esposto presentato alla Procura di Nuoro per l'interruzione dei ricoveri all'Hospice dell'ospedale Zonchello, la deputata Mara Lapia (Cd) torna alla carica con una integrazione alla denuncia in cui chiede di accertare, oltre alla violazione della legge 38 del 2010 che inserisce le cure palliative tra i livelli essenziali di assistenzale, anche i responsabili della mancata assistena ai malati terminali. Tutto questo all'indomani dell'apertura dell'inchiesta da parte della procuratrice Patrizia Castaldini, che per oggi ha dato mandato alla polizia giudiziaria di ascoltare il responsabile della struttura, Salvatore Salis, mentre i vertici dell'Assl dovrebbero essere sentiti a stretto giro.
"All'Hospice si deve risolvere definitivamente il problema dell'organico con l'assunzione di medici e infermieri. Non solo si deve procedere alla riapertura e ai ricoveri, ma si devono accertare - attacca la paramentare sarda - le responsabilità per la mancata assistenza ai pazienti in fine vita delle settimane passate. Per questa ragione, e per evitare che continui lo stucchevole balletto delle mezze verità propinate dalla direzione della Assl, ho presentato un'integrazione al mio esposto alla Procura. Ritengo che non si possa prendere in giro chi pochi giorni fa ha manifestato, rispondendo che non vi erano pazienti da ricoverare, la vicenda deve essere chiarita davanti ai magistrati".
Sul caso Hospice intervengono anche il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, il segretario nazionale di Liberu Pierfranco Devias e il presidente dell'Anci Sardegna Emiliano Deiana. " Nei giorni scorsi ho affermato che non avrei espresso soddisfazione per l'annunciata riapertura dell'Hospice senza prima vedere il personale al completo e la ripresa dei ricoveri. Purtroppo - denuncia il primo cittadino - c'è stato l'ennesimo annuncio che non si è trasformato in fatti. Ora però la misura è colma, la Assl e la Regione facciano chiarezza, non si può giocare sui diritti dei pazienti più fragili".
"Ora sappiamo tutti quanto vale la parola della commissaria della Assl Gesuina Cherchi - rincara Devias - Per il rispetto che dobbiamo ai malati chiediamo non solo la riapertura immediata dell'hospice ma anche le dimissioni immediate dai suoi incarichi della dottoressa Cherchi". Infine Deiana: "Ad oggi l'Hospice nonostante le dichiarazioni dei giorni scorsi è ancora chiuso. Chi può intervenga per il ripristino del corretto funzionamento dei servizi".