Accesso al credito, "nubi su imprese sarde per il 2021"

Sardegna

Appello a Regione, istituisca fondo per piccole aziende

 Nel 2021 il 40% delle imprese sarde rischia di avere gravi problemi di liquidità (una delle percentuali più alte in Italia, seconda solo a quella registrata in Calabria): è quanto emerge dal dossier di Cna sull'andamento dei prestiti nell'isola che segna, nel 2020, una stagnazione dell'0,4% del credito nell'isola rispetto al 2019.
    Secondo l'organizzazione artigiana, a dicembre 2020 il volume complessivo del credito erogato alle imprese sarde è stato pari a 9,35 miliardi di euro: rispetto al 2016, la disponibilità di credito si è ridotta di oltre 2,7 miliardi di euro. Il livello minimo si è registrato nell'ultimo trimestre 2019 con 8,8 miliardi, mentre dal 2020 i prestiti erogati hanno riiniziato a crescere Nella seconda metà del 2020 le imprese più piccole hanno registrato un incremento dei prestiti del 7,7% rispetto al periodo luglio-dicembre 2019, a fronte di un incremento inferiore al 3% registrato dalle imprese più grandi A fine 2020 la stagnazione complessiva del credito (appunto un -0,4% sul 2019) è la risultanza di un aumento del 3% dei prestiti a favore delle piccole imprese a fronte di una riduzione del 2% di quello per i soggetti più strutturati L'incremento più significativo è riferito alle microimprese a conduzione familiare con meno di 5 addetti (+ 10% rispetto al 2019) Le imprese di costruzione hanno avuto un calo dei prestiti quasi del 13%: il credito riferito alle imprese più grandi registra un crollo del 15%, mentre per quelle a conduzione familiare c'è stato un incremento del 2,7% Secondo Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna Sardegna, "il protrarsi degli effetti della pandemia e delle restrizioni sulle attività economiche pone il problema della sostenibilità e della continuità aziendale che in assenza di una proroga delle garanzie e delle moratorie, di una nuova iniezione di liquidità e di un allungamento dei termini di restituzione dei debiti contratti, produrrà l'uscita dal mercato di migliaia di imprese.
    E' necessario - continuano - che la Regione, istituisca un fondo apposito dedicato a finanziare con interventi di piccolo taglio (fascia entro 50 mila euro) i bisogni di liquidità delle migliaia di imprese sarde che non trovano risposta nel Fondo Emergenza Imprese". (ANSA).
   

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