Sanità tra le prime questioni che affronterà nei prossimi giorni
Oristano da oggi ha un nuovo prefetto. Al posto di Gennaro Capo, che è andato a Rieti, è arrivato Fabrizio Stelo. Nato a Roma e residente da anni a Siena, 52 anni, Stelo è il più giovane prefetto d'Italia. Questa mattina si è presentato alla stampa e ai cittadini, sottolineando la sua soddisfazione per questo incarico. "Sono onorato - ha detto - per noi la nomina a prefetto è il traguardo massimo".
Laureato in Scienza politiche, è giornalista pubblicista dal 1996. Prima di arrivare a Oristano ha lavorato al Ministero degli Interni e precedentemente è stato capo ufficio stampa delle Prefetture di Firenze e Livorno. Ha confessato di non conoscere bene la Sardegna ("ci sono stato quando ero bambino ad Alghero") e di essere pronto a rimboccarsi le maniche per affrontare al meglio i problemi di Oristano e provincia. In questi giorni sarà impegnato in un giro di incontri con le istituzioni e gli esponenti delle forze dell'ordine. Tra i primi problemi che affronterà ci sarà la questione legata alla sanità oristanese, per la quale i sindacati avevano annunciato una manifestazione di protesta il 29, che è stata poi annullata.
"È una questione che tratterò al più presto - ha evidenziato il prefetto - incontrerò entrambe convocherò i sindacati e i responsabili sanità locale per fare il punto della situazione e conoscere a fondo il problema". Non è mancato un appello ai cittadini per il rispetto delle norme entrate in vigore per frenare la diffusione del coronavirus. "Il virus circola ancora - ha detto Stelo - faccio un appello a tutti i cittadini affinché si continuino a rispettare le norme, il distanziamento sociale e l'uso delle mascherine, che sono le nostre prime difese per evitare la diffusione del coronavirus".
Avendo vissuto a Siena ed essendo stato un contradaiolo della Selva, non ha nascosto anche la sua curiosità e l'interesse per la Sartiglia. "So che è una manifestazione molto importante, dobbiamo essere ottimisti se proprio non fosse sparito questo virus, da qui all'anno prossimo potrebbe essere molto più semplice la vita generale. Ci saranno sicuramente tante cose da valutare e affrontare".