Rassicurazioni anche su iter ambientale, in linea con ripartenza
E' imminente lo sblocco della mobilità in deroga per cinquecento lavoratori dell'ex Alcoa di Portovesme acquisita da Sider Alloys. E' quanto emerge dal tavolo per la ripartenza dello stabilimento nel Sulcis che si è tenuto in videoconferenza e al quale hanno preso parte la viceministra del Mise Alessandra Todde, gli assessorati regionali di Ambiente, Lavoro e Industria, l'azienda, Invitalia e i sindacati. L'esponente del governo, in particolare, ha condiviso sulla mobilità le rassicurazioni ricevute dal ministero del Lavoro.
All'incontro - fa sapere in una nota - "è stata confermata la piena collaborazione tra il Mise e gli assessorati all'Ambiente, al Lavoro e all'Industria della Regione Sardegna, con l'obiettivo di rendere l'iter di autorizzazione ambientale compatibile con i piani di ripartenza dell'azienda e garantire la formazione dei lavoratori". L'azienda ha infatti dichiarato di aver avviato quanto di sua competenza per il rilascio del Paur (Provvedimento autorizzatorio unico regionale) e di averlo condiviso con la Regione Sardegna anche rispetto alla necessità di rispettare rigorosamente i 120 giorni previsti.
La Regione, da parte sua, dovrà rispondere entro il 19 o 20 agosto prossimi, ma - sottolinea in una nota il segretario nazionale di Fim Cisl, Valerio D'Alò - "resta per noi fondamentale che l'arco temporale autorizzativo sia il più stretto possibile". Sempre Alessandra Todde aggiunge: "Invitalia ha condiviso che il secondo stato di avanzamento lavori porta la spesa sostenuta per la ripartenza a circa 50 milioni di euro, pari ad 1/3 dell'investimento complessivo". E infine, "vista la necessità di monitorare la ripartenza di Sider Alloys, abbiamo ritenuto opportuno una riconvocazione mensile con tutte le parti".