Scomparso e ucciso in Sardegna,imputato nega ma chiede scusa

Sardegna

Prima udienza preliminare, l'uomo si farà interrogare venerdì 30

Ha iniziato a rilasciare dichiarazioni spontanee e, pur senza fare ammissioni, ha chiesto scusa alla famiglia della vittima, ma alla fine Andrea Pinna, 35 anni, ha deciso con la sua avvocata Teresa Camoglio che si farà interrogare venerdì prossimo, 30 aprile. E' accusato dell'omicidio premeditato del 24enne Fabio Serventi, scomparso nel nulla il 21 marzo dello scorso anno dalla sua abitazione di Perdaxius, nel sud Sardegna: da qui anche l'imputazione di occultamento di cadavere.

Davanti al giudice del tribunale di Cagliari, Giuseppe Pintori, si è chiusa oggi in pochi minuti la prima udienza preliminare che dovrà decidere sul rinvio a giudizio chiesto dalla pm Rossana Allieri: viste le aggravanti, in caso di processo, si andrà direttamente in Corte d'Assise. La famiglia si è costtiutita parte civile con gli avvocati Patrizio Rovelli e Fabrizio Rubiu, che hanno chiesto, in vista dell'interrogatorio del 30 aprile, di poter controesaminare l'imputato.

L'omicidio, stando all'accusa, sarebbe stato compiuto per un debito legato alla droga. Il corpo del ragazzio non è mai stato ritrovato, nonostante le tante ricerce effettuate dai carabinieri. Fabio Serventi viveva con i nonni a Is Ergois, nelle campagne di Perdaxius. Il giorno della scomparsa sarebbe uscito dall'abitazione con le ciabatte ai piedi, senza neppure prendersi le chiavi o il portafogli, preparato a rimanere fuori solo pochi minuti. Da quel momento non si sono avute più notizie. Ad Andrea Pinna gli investigatori sono poi arrivati seguendo la scia di alcuni passaggi di mano dello scooter della vittima. Ad inchiodarlo una serie di intercettazioni nelle quali lo stesso 35enne avrebbe ammesso agli amici di aver ucciso il giovane.

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