Incontro vertici gruppo con Assessorato regionale della Sanità
Anche la Regione Sardegna sta valutando di adottare il sistema di prenotazione dei vaccini di Poste Italiane. I vertici del gruppo hanno illustrato il programma alla struttura operativa dell'Assessorato della Sanità e ora sono in corso alcuni chiarimenti tecnici, dopodiché arriverà quasi sicuramente l'adesione.
La Sardegna ha un suo portale, anche abbastanza performante - il Cup web - ma tarato sulla base dei numeri attuali di erogazione dei servizi. Ma appena saranno operativi gli odontoiatri e le farmacie, quando cioè i punti di vaccinazione diventeranno centinaia, occorrerà essere sicuri che il sistema regga questo impatto. Ecco la ragione dell'avvicinamento a Poste Italiane, il sistema che usa lo Stato, già tarato per la gestione di queste complessità e che può fare affidamento su due servizi fondamentali: un help desk, cioè un call center di tecnici pronti a risolvere i problemi dei medici e di tutti i vaccinatori iscritti al portale, e un call center per gli utenti.
La transizione - si apprende da fonti dell'Assessorato regionale della Sanità - non avverrà dall'oggi al domani. Come succede in questi casi ci sarà una fase di affiancamento al nuovo programma. Poste Italiane consente di coprire tutta la filiera: dalla prenotazione della prima somministrazione alla comunicazione della dose inoculata, fino alla prenotazione della seconda somministrazione che, a seconda della tipologia di vaccino, va fatta dopo un certo numero di giorni. Il sistema è poi raccomandato dal Governo.
L'allineamento di tutti gli utenti nello stesso portale evita duplicazioni di prenotazioni, e consente una verifica dell'esecuzione puntuale delle indicazioni centrali, e in particolare quelle relative alla precedenza da dare sulla base dell'età e delle categorie fragili.