Tre vittime partite dall'Umbria nel disastro aereo di Castiadas
A 13 anni dal disastro aereo che a Castiadas, nel sud Sardegna, costò la vita al geometra perugino Paolo Marcagnani, la moglie Sonia Baccianella e l'amica Roberta Stanzione, il Tribunale di Cagliari ha emesso la sentenza che condanna, a pene comprese tra 3 e 5 anni di reclusione, i titolari dell'aviosuperficie di Castiadas, un dirigente e due ispettori dell'Enac.
I giudici hanno stabilito anche una provvisionale, come anticipo sul risarcimento, di mezzo milione di euro.
I tre erano partiti da Foligno la mattina del 30 agosto 2007 a bordo di un monomotore Rockwell Commander AC 114B, di proprietà e pilotato da Marcagnani diretti in Sardegna, accordandosi per atterrare nella pista in terra battuta di Maloccu, Olia Speciosa (nel comune di Castiadas). Dopo un tentativo andato male, il secondo tentativo di atterraggio fu fatale: il piccolo aereo si schiantò e i tre morirono sul colpo.
I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari hanno stabilito che metà della colpa sia del pilota, ma che l'altra metà sia del titolare e gestore dell'Aviosuperficie, di due ispettori aeroportuali e l'ex dirigente Enac di Cagliari.
Così hanno condannato a 5 anni per omicidio colposo Efisio Contini e 4 anni e 6 mesi a Paolo Contini, rispettivamente titolare e gestore della pista. Condannati a tre anni e mezzo anche gli ispettori Rita Macis e Marco Veloce e a tre anni Francesco Persico, ex direttore Enac (Ente nazionale deputato a vigilare nel settore dell'aviazione civile). Per il pm Rita Carisolo, e ora anche per i giudici, la pista di Castiadas aveva dei problemi non segnalati, come ad esempio una montagna con in cima dei tralicci, che non erano stati evidenziati nemmeno dell'Enac. Il risarcimento sarà deciso dal giudice civile, ma le dieci parti civili, perlopiù familiari dei passeggeri deceduti, avranno subito 50mila euro a testa in via provvisionale.
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