Vaccini, in stand-by trattativa coi medici di base

Sardegna

Pre-intesa ma ancora punti da chiarire con assessorato Sanità

Resta aperta in Sardegna l'interlocuzione tra assessorato della Sanità e medici di base sul fronte della campagna vaccinale in Sardegna. Una settimana fa è stata raggiunta una pre-intesa e subito dopo la Regione ha trasmesso la bozza ai rappresentanti dei medici di base che hanno risposto con una controproposta. Ora, apprende l'ANSA, l'assessore Mario Nieddu sta facendo le sue valutazioni. Il buon esito, comunque, non sarebbe a rischio.

Ma la trattativa è in stand by, ancora aperta su integrazioni, dotazione delle dosi e impiego dei medici di famiglia negli hub per la vaccinazione. Giovedì scorso i camici bianchi avevano già chiarito di preferire effettuare i vaccini non nei propri studi ma in altri punti individuati dall'Ats o a domicilio. Ora bisogna attendere la mossa dell'esponente della Giunta Solinas che questo pomeriggio prenderà parte alla Stato-Regioni sul nuovo piano vaccinale nazionale al quale le Regioni dovranno adeguarsi. Per la Sardegna i cambiamenti non dovrebbero essere considerevoli.

MEDICI SNAMI, NOI PRONTI MA IN CENTRI VACCINALI - I Medici di Medicina Generale della Sardegna iscritti allo Snami, Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, sono pronti ad effettuare la vaccinazione anticovid a tutta la popolazione dell'Isola, ma nei centri vaccinali. "Il nostro accordo con l'Assessorato è praticamente fatto e va solo ratificato da una firma se verranno accettate le integrazioni che abbiamo proposto - dice Domenico Salvago, presidente Snami Sardegna - Saremo da subito disponibili a prestare la nostra opera come medici nei centri vaccinali organizzati di tutta la Sardegna garantendo tutti i giorni per 12 ore squadre di medici vaccinatori, perchè se si vuole realmente contrastare il diffondersi del contagio da Covid-19 ci vuole una definita strategia di vaccinazione, certa ed eccezionale".

"Non si può prescindere dal fatto - aggiunge Edoardo De Pau, vice presidente Snami Sardegna -, che ci debba essere d'ora in poi un non-stop vaccinale. Abbiamo fretta essendo, purtroppo, ultimi tra le 21 regioni italiane. E' giusto che una vaccinazione di massa, che con i richiami potrebbe durare anni, venga effettuata in centri vaccinali organizzati nella componente amministrativa e segretariale, infermieristica e medica allargata a tutti i comparti della medicina, compreso l'anestesista rianimatore, per vaccinare in sicurezza e celerità".

"Se la cabina di regia - conclude Salvago - vuole coinvolgerci siamo a disposizione anche per modulare meglio ed insieme la strategia della vaccinazione e per fornire i nominativi dei colleghi pronti ad intervenire sul campo da subito. E' chiaro che se i ritmi saranno gli attuali e non ci sarà un coivolgimento concreto e nei fatti dei Medici di Medicina Generale, potrebbe paventarsi un flop ch , sono sicuro, nessuno di noi vuole".

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