Peste suina: Psd'Az, Governo intervenga con Ue su embargo

Sardegna

"Da due anni non si registrano casi in Sardegna"

Il Governo intervenga con l'Europa per sbloccare l'embargo sulle carni suine che dura ormai dal 1978. E' l'appello del Partito sardo d'Azione che oggi ha ricordato i progressi fatti dall'Unità di progetto della Peste suina africana, considerato che da due anni non si registrano in Sardegna casi negli allevamenti intensivi, quelli cioè gestiti dall'uomo.
    "Un dato - ha spiegato il presidente della commissione Attività produttive Piero Maieli - di cui l'Ue dovrebbe tener conto, considerato il lavoro dei veterinari e tecnici dell'Unità, ma anche degli stessi allevatori che hanno ottemperato alle prescrizioni". Maieli ha anche ricordato "gli abbattimenti necessari che purtroppo in alcuni casi hanno determinato tensioni sociali, quindi è oggi importante tranquillizzare gli animi per evitare questo tipo di situazioni".
    Si richiede l'intervento di Roma, dunque, e che "l'Europa dica cosa dobbiamo fare in più per diventare liberi di esportare la carne suina".
    Anche il capogruppo del Psd'Az Franco Mula auspica che "il nuovo governo Draghi abbia un atteggiamento diverso per far valere le ragioni della Sardegna: purtroppo noi sinora non abbiamo avuto governi amici". In ogni caso, annuncia, "non ci fermeremo e all'assessorato competente diremo di chiedere un appuntamento per essere ascoltati a Roma".
    Quello della peste suina è un tema delicato, ha detto poi il capogruppo della Lega Dario Giagoni, "perché tocca da vicino centinaia di aziende sarde ed è sbagliato attaccare la Regione che ha fatto moltissimo. La Sardegna deve far valere questi risultati e con il nuovo Governo si sono create condizioni diverse e migliori che bisogna cogliere, senza accontentarsi di "palliativi" come l'esportazione di prodotti cotti stagionati per 180 giorni, che al mercato non interessano".
    Il consigliere sardista Stefano Schirru, da parte sua, ha ribadito "la centralità dell'azione del Governo in ambito Ue, soprattutto perché ci sono programmi e finanziamenti comunitari destinati ai distretti agroalimentari che interessano molto la Sardegna per far crescere le produzioni di qualità e quindi anche il comparto della carne suina".

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