Sindacati "situazione non più sostenibile, subito risposte"
Bandiere, striscioni e trombe da stadio: si presenta così il presidio permenente dei lavoratori della Sotacarbo dasvanti alla sede della presidenza della Regione, a Villa Devoto. Preoccupati per il proprio futuro occupazionale, visto lo stallo sull'assetto societario e la nomina dei vertici, i dipendenti della società partecipata dall'Enea e dalla Regione - che non ha confermato la presenza all'assemblea dei soci convocata per l'11 febbraio - hanno iniziato uno sciopero con relativo sit-in che proseguirà fino a quando non otterranno risposte sul prosieguo dell'attività di ricerca del centro ricerche. E domani, mercoledì 10, si ritroveranno con i sindacati in Consiglio regionale per sensibilizzare anche i capigruppo "sul fatto che nelle ultime settimane nulla è cambiato".
"Lo stato di agitazione non terminerà sino a quando non verrà affrontata concretamente la vertenza Sotacarbo, oramai in una condizione di forte drammaticità - denunciano i sindacati - Negli ultimi mesi tutti i tentativi formali ed informali fatti per affrontare i problemi strutturali della Sotacarbo con la Regione sono stati ignorati. Questo ha generato il quasi totale blocco delle attività di ricerca, mettendo a rischio gli stipendi dei lavoratori".
"Il presidente Solinas rispetti gli impegni presi con le lavoratrici e con i lavoratori - incalza il segretario Filctem-Cgil del Sulcis, Emanuele Madeddu - il tempo delle promesse è finito".