Caduta accusa peculato, per giudici contestazioni non sussistono
Tutti assolti. Caduta l'accusa di peculato aggravato per l'ex deputato Pierpaolo Vargiu e per gli allora consiglieri regionali dei Riformatori, Attilio Dedoni e Franco Sergio Pisano, accusati di peculato aggravato nell'ambito dell'inchiesta sui fondi della XIII legislatura. I giudici della Seconda sezione penale del Tribunale hanno ritenuto che per Dedoni e Pisano il fatto non sussista, mentre per Vargiu - a cui veniva contestato oltre un milione di euro perché tesoriere - una grossa parte delle contestazioni non sussistono, mentre alcune non costituiscono reato. In altre parole, per queste ultime, non ci sarebbe l'elemento soggettivo del dolo. Tutti e tre, comunque, avevano restituito al Consiglio regionale della Sardegna una parte dei soldi che la Procura riteneva spesi per ragioni non istituzionali.
I tre imputati erano difesi dagli avvocati Pierluigi Concas, Leonardo Filippi, Andrea Chelo, Francesco Atzeni, Marco Lisu e Daniela Cicu. Il pm Marco Cocco, nella sua requisitoria, aveva chiesto l'assoluzione ritenendo che il processo non avesse dimostrato il dolo, ma aveva comunque contestato alcune spese come ad esempio l'acquisto di bandiere di partito e per un bracciale d'oro regalato ad una dipendente per la laurea e pagato con i soldi del gruppo. Gli avvocati difensori invece avevano chiesto l'assoluzione con la formula più ampia possibile. Oggi la sentenza che fa cadere tutte le contestazioni.
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