Riprendono i lavori dell'Aula, cambia ordine del giorno
La pubblicazione della Carta della aree idonee per lo stoccaggio delle scorie nucleari cambia l'agenda del Consiglio regionale. Giovedì 7 gennaio, come primo punto all'ordine del giorno dell'Aula, è stato fissato proprio il No della politica sarda al deposito unico e, ha chiarito il presidente dell'Assemblea Michele Pais, "a trasformare l'Isola in un deposito radioattivo".
La decisione è stata presa da Pais in condivisione con il presidente della Regione, Christian Solinas, e sentiti i capigruppo. "Dobbiamo agire subito - ha detto il massimo rappresentante dell'Assemblea - per opporci con fermezza a una decisione inaccettabile, prepotente, calata dall'alto, dannosa e non rispettosa della volontà dei sardi".
Il presidente ha anche ricordato che "in questa legislatura il Consiglio ha approvato un ordine del giorno unitario in cui si respinge ogni possibilità che la Sardegna sia inserita tra le aree idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, nel rispetto dell'esito del referendum del 15 e 16 maggio 2011 in cui i sardi, quasi in maniera plebiscitaria, hanno espresso la loro opinione contraria a diventare sede di piattaforme dove depositare i rifiuti radioattivi".
A seguire, riprenderà la discussione sul disegno di legge della Giunta sul Piano casa. Archiviato l'articolo uno sull'agro, si riparte con l'esame delle norme sugli incrementi volumetrici in case e alberghi nei trecento metri dalla battigia. Il governatore Solinas ha già annunciato che nella fascia protetta non ci sarà spazio per nuove cubature, e i consiglieri si ritroveranno sui banchi un emendamento della Giunta che le esclude dal disegno di legge.
Ma nel centrodestra non tutti hanno gradito. Non Forza Italia, né Fratelli d'Italia. "Su questo punto come schieramento ci siamo persi", aveva detto il capogruppo azzurro Angelo Cocciu nella discussione generale. Così, al momento di votare la proposta di modifica, l'opposizione potrebbe anche chiedere il ricorso al voto segreto. Nel frattempo, il 31 scorso è scaduto l'ultimo Piano casa. Sino all'approvazione del nuovo trascorrerà un periodo di vuoto legislativo ma la maggioranza non è preoccupata. Sono già stati predisposti infatti emendamenti per fare salve le richieste presentate ai Comuni nel periodo di vacatio legis. Il via libera definitivo è atteso per la metà di gennaio: i lavori sono programmati anche per l'8, 11 e 12 gennaio.
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