Dai nuraghi ai Menhir, si amplia l'offerta turistica sarda

Sardegna

Archeologika 2021, obiettivo richiamare visitatori per 12 mesi

Alla ripresa del mercato turistico la Sardegna si presenterà diversa. L'archeologia sarà una parte fondamentale dell'offerta che la Regione intende promuovere in Italia e all'estero: le Domus de Janas, i Menhir, le necropoli scavate nella roccia, le torri nuragiche e le Tombe dei Giganti saranno compresi nel pacchetto. A questo mira il progetto "Archeologika 2021 - Un'Isola di storie antiche" pensato dall'assessorato regionale al Turismo, organizzato dalla Camera di Commercio di Cagliari e patrocinato con il ministero dei Beni culturali con la collaborazione delle sovrintendenze archeologiche. L'obiettivo è attirare turisti, studiosi e appassionati dall'Italia e dall'estero per dodici mesi all'anno.

In una parola: "destagionalizzare ". Con Archeologika la Sardegna si candida a diventare una delle principali mete turistiche del Mediterraneo legate alla storia e all'archeologia. Per riuscirci saranno attivati un sito web e una app dedicati, oltre a una massiccia campagna sui social network che andrà avanti per tutto l'inverno e per buona parte della primavera, con contenuti audio-video sottotitolati in inglese, francese e tedesco. Poi, appena l'emergenza sanitaria lo consentirà, sono in programma una serie di appuntamenti divulgativi: un allestimento permanente alla Fiera di Cagliari della mostra-evento "Nuragica", primo format interattivo in Sardegna dedicato all'antica Civiltà dei Sardi. Previste tavole rotonde, dibattiti, confronti tra archeologi e studiosi di tutto il mondo e, a seguire, educational sui territori, con giornalisti italiani ed esteri, in numerosi siti archeologici.

"Questo è un progetto di alto livello culturale e storico", ha detto l'assessore Gianni Chessa alla presentazione dell'iniziativa. L'obiettivo è "sfruttare la forza della millenaria storia della Sardegna, ricca di affascinanti narrazioni che meritano di essere raccontate, far conoscere l'identità e valorizzare i numerosi siti archeologici, mettendo a sistema le imprese turistiche, le agenzie culturali e le amministrazioni locali". Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini non è potuto intervenire, ma ha mandato un testo scritto: "Quando questa fase verrà superata, il turismo ritornerà a crescere - sono le sue parole - e la strada giusta per l'Italia, ma anche per una terra meravigliosa come la Sardegna, è scommettere sull'intreccio inimitabile di bellezza, cultura, enogastronomia e tradizioni che ci rende unici. In questo scenario, è fondamentale l'impegno comune delle istituzioni per studiare, tutelare e promuovere l'inestimabile e immenso patrimonio archeologico dell'Isola".

In videoconferenza il presidente della Regione Christian Solinas ha annunciato di volere coinvolgere università e soprintendenze per dar vita a "un grande piano archeologico della Sardegna per promuovere l'immenso patrimonio dell'Isola in Italia e all'estero". Una sfida condivisa di certo dal Comitato promotore "Sardegna verso l'Unesco" che ha fatto istanza per l'inserimento di tutta la rete dei nuraghi nella lista del Patrimonio dell'umanità. Per conoscere l'esito bisognerà attendere il 31 marzo 2021.
   

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