Tra note positive risanamento disavanzo ridotto a -535 milioni
Le sezioni riunite della Corte dei conti della Sardegna hanno parificato, giudicandolo regolare, il rendiconto della Regione per l'esercizio di bilancio 2019. Non sono mancati però i rilievi su alcune criticità emerse nella requisitoria della Procura generale, le stesse del passato, e su tutte il perdurare dell'eccessivo indebitamento, seppure con un recente cambio di tendenza, la gestione del personale e la spesa sanitaria, sulla quale si dovrà ancora calcolare l'impatto dell'emergenza Covid.
Come ha evidenziato la presidente della Sezione controllo, Donata Cabras, "tra gli aspetti negativi c'è il ritardo della transazione alla Corte del documento contabile, ma si continuano a registrare difficoltà nella gestione delle risorse in conto capitale statali e dell'Unione europea". Tra le note positive, "si sta chiudendo l'iter per il collegio dei revisori e una migliore gestione dell'avanzo di amministrazione e dei cespiti". La consigliera Elisabetta Usai, che ha studiato nel dettaglio il bilancio di previsione della Regione, ha sottolineato che "le vere criticità potranno essere oggetto di specifici controlli da parte della Corte, così da organizzare correttivi.
Positiva è la prosecuzione del risanamento del disavanzo ridotto a -535 milioni di euro. E positivo è anche il fatto che si registra un minore contenzioso". Bene anche sui residui. Possibili approfondimenti della Corte su Aspal e Forestas: per le due agenzie i giudici erariali hanno richiamato la Regione ad una gestione "più rigorosa". Così come è apparsa insoddisfacente la gestione delle partecipate regionali, con "deboli controlli che sono dovere del socio pubblico".
In aula, davanti alle sezioni riunite, erano presenti il governatore Christian Solinas e l'assessore della Sanità Mario Nieddu "Siamo ancora costretti ad adattare l'azione amministrativa ad una emergenza verso la quale nessuno era preparato - ha detto il presidente, soddisfatto per la positiva relazione dei giudici - Abbiamo voluto comunque mettere in campo tutte le azioni virtuose per applicare quanto ci era stato prescritto. Stiamo concludendo con l'istituzione del collegio dei revisori e riducendo il disavanzo. A breve potemo ripartire con i concorsi per l'assunzione di personale, riducendo il fenomeno del precariato".