La frana come metafora della vita, concorso idee a Ulassai

Sardegna

Fondazione Stazione dell'Arte lancia una call da opera Maria Lai

"Ulassai è una metafora straordinaria, perché minacciata da frane, come il mondo", diceva Maria Lai. Parte dalla Fondazione "Stazione dell'Arte di Ulassai" che custodisce le opere dell'artista ogliastrina, tra lo scenario incantato dei Tacchi, una chiamata al pubblico. L'invito è a una riflessione sul concetto in senso ampio di "frana" non solo come catastrofe ambientale ma dal punto di vista sociale, economico, culturale. Per partecipare si può inviare un testo, una poesia, canzone, disegno, video, foto alla mail info@stazionedellartexperience.com. I lavori saranno pubblicati all'interno di una sezione della piattaforma multimediale.

Un processo artistico che diventa un momento di condivisione e partecipazione, componente essenziale dell'operare dell'artista che nel 1981 chiamò a raccolta l'intero paese di Ulassai per creare quella che è considerata la prima opera di Arte relazionale a livello internazionale: "Legarsi alla montagna". Un lunghissimo nastro celeste attraversò, unendo l'una all'altra, le case del paese, fino poi a raggiungere la montagna che lo sovrasta. "Legarsi alla montagna" s'ispira a una leggenda, la favola di una bambina che si salva dal crollo di una grotta inseguendo una striscia di stoffa nel cielo, ridisegnando la forma del paese in una mappa immaginaria dove i nodi simboleggiano i legami di amicizia e solidarietà all'interno della comunità.

Lo stesso spirito anima il lavoro di Stefano Boeri. L' iniziativa infatti si sviluppa nell'ambito del progetto espositivo "Sii albero" che ripercorre, per la prima volta in Sardegna, il lavoro e la filosofia dell'architetto in un dialogo ideale con le opere e la poetica di Maria Lai. Le testimonianze più significative saranno rilanciate sui canali social del museo con l'utilizzo dell'hashtag #LaFrana. "L'insieme dei contenuti andrà a costituire un racconto corale e una riflessione composita sulle frane che caratterizzano la nostra epoca, una sorta di archivio della memoria - commenta Davide Mariani, direttore del museo - un patrimonio comune di idee, pensieri e punti di vista, da cui ripartire per ricucire le varie fratture del mondo".
   

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