Olio: produzione extravergine cresce del 9% in Sardegna

Sardegna

Per il 2020 le stime di Coldiretti indicano 47.600 quintali

Cresce del 9% la produzione dell'olio extravergine d'oliva sardo rispetto all'annata del 2019. Ma la quantità rimane sempre sotto del 45% rispetto alle medie produttive ordinarie. E' quanto emerge, a campagna in corso, dalle nuove elaborazioni di Coldiretti Sardegna sui dati Ismea-Unaprol. Per il 2020 si stima una produzione di 47.600 quintali di olio Evo rispetto ai 43.750 quintali del 2019. Dati leggermente superiori alle medie produttive degli ultimi anni (media 2015 - 2018: 45.890 quintali), ma di gran lunga inferiori rispetto alle medie sarde che si aggirano intorno agli 85.000 quintali (media 2006 - 2010), in una annata che sarà ricordata per la altissima qualità del prodotto grazie all'ottima fioritura, a condizioni meteo non avverse e ai limitati attacchi della mosca olearia.

"L'anno scorso - spiega Coldiretti - la produzione è stata abbondante nel Nord Sardegna e disastrosa nel Sud. Quest'anno anche il Sud sembra recuperare (eccetto Oristano dove le gelate tardive hanno lasciato un pesante segno), mentre nel centro e Nord dell'isola le produzioni tengono. "Dai consumatori arrivano segnali importanti sull'attenzione ai prodotti locali e di qualità - afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Se i cambiamenti climatici stanno condizionando le quantità sicuramente cresce invece la qualità dell'olio Evo grazie ad agricoltori che stanno investendo in formazione e in tecnologia per migliorare il prodotto che oggi, si classifica tra i migliori olio Evo del mondo, come confermano i numerosi riconoscimenti che arrivano dai più importanti concorsi e rassegne nazionali e internazionali".
   

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