Scuola: 200mila studenti sardi tornano in classe dopo 6 mesi

Sardegna

Partenza a macchia di leopardo tra test Covid e nodo trasporti

di Stefano Ambu

Centonovantacinquemila studenti pronti a entrare in classe insieme a circa 20mila docenti nei 2.100 istitui gestiti dalle 270 autonomie scolastiche. La scuola in Sardegna riparte ufficialmente oggi, martedì 22 settembre, ma ci sono almeno quattro punti interrogativi sul ritorno alla normalità dopo sei mesi di assenza: studenti e molti docenti senza test seriologici, bus all'80% della capienza ma con gli stessi mezzi pre Covid, distanze da verificare perché in molti casi mancano ancora aule e banchi monoposto. E i ragazzi aspettano ancora molti insegnanti. "Mancheranno all'appello tra i 2.000 e i 2.500 docenti - annuncia il direttore dell'Ufficio scolastico regionale Francesco Feliziani - ma contiamo di risolvere i problemi entro i prossimi giorni". C'è poi il nodo degli insegnanti di sostegno specializzati: troppo pochi per coprire le esigenze di inclusione degli alunni disabili: secondo le stime della Uil scuola ne mancherebbero circa 1.200 in tutta la Sardegna. Nella sola provincia di Cagliari - segnala il segretario di categoria della Uil, Giuseppe Corrias - devono ancora essere assegnati 400 posti alle superiori, 180 alle medie e 50 alle primarie".

Organici a parte, il ritorno in classe è un salto nel buio soprattutto per i test. Il Governo aveva previsto il coinvolgimento dei medici di base. Ma in Sardegna è stata altissima l'adesione al fronte del no e moltissimi kit sono rimasti alle Assl. L'Ats aveva garantito il suo intervento, ma gli insegnanti non hanno ricevuto istruzioni per strade alternative al medico di base. Risultato? Le scuole a Cagliari stanno emanando circolari per invitare il personale a rivolgersi al progetto Ad Adiuvandum (una rete di volontari sostenuta anche da privati) per entrare in classe con la garanzia di non avere il Covid. In alcuni Comuni è già stato deciso il rinvio oppure si procedere per step: è il caso di Oristano, Terralba e Bari Sardo, in Ogliastra. A Buddusò, invece, e a Olbia l'apertura slitta di una settimana con date già fissate, il 28 e il 29, per completare i test sierologici su docenti, studenti e personale Ata.

Per quanto riguarda le aule c'è chi ha optato ancora per la didattica a distanza, anche se non completamente: emblematica la home page del liceo scientifico Michelangelo di Cagliari. "Per le diisposizioni ministeriali relative all'emergenza Covid 19, il Consiglio d'Istituto ha deliberato che le lezioni si svolgeranno con metà classe in presenza e metà collegata a distanza tramite la piattaforma Teams. I due gruppi di classe si alterneranno settimanalmente". Ritorno con la Dad a metà quindi, perché mancano all'appello quattro aule. La città metropolitana ne metterà qualcuna a disposizione nel vicino geometri Bacaredda. Problemi di spazio anche al liceo scientifico Alberti, sempre a Cagliari: in questo caso, grazie a fondi del Miur, si prenderanno in affitto le aule dalla scuola dei Salesiani. Monta la protesta anche alle medie di Su Planu: classi divise in turni di due ore perché non sono ancora arrivati i banchi monoposto.

Il problema trasporti? Tutto da monitorare. Diverse scuole hanno indicato proprio questo nodo come motivazione alla rimandata partenza dei corsi di recupero. A Cagliari il liceo classico Siotto ribadisce il concetto spiegando che "è in via di elaborazione un orario che preveda lo scaglionamento degli ingressi, alla prima e alla seconda ora, e delle uscite, alla quarta, quinta e sesta ora, in modo da diminuire per quanto possibile l'affollamento dei mezzi di trasporto pubblico".

Intanto l'Arst avverte: "Possibili criticità, al momento non prevedibili, verranno prontamente affrontate sulla base del costante monitoraggio che verrà effettuato dal personale aziendale". L'ingresso scaglionato è già previsto al Liceo Azuni di Sassari: il 22 le prime classi entreranno ogni 15 minuti. Le altre il 23 settembre, ad eccezione di quelle dove erano stati allestiti i seggi: qui dopo la riconsegna e la sanificazione la prima campanella suonerà il 25.

SOLINAS, "BANCHI MONOPOSTO MAI RICEVUTI. "Non abbiamo ancora ricevuto nemmeno un esemplare dei famosi banchi monoposto". Lo fa notare il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas nel suo messaggio di auguri a studenti e personale della scuola alla vigilia del ritorno in classe nell'isola, fissato ufficialmente per il 22 settembre, con qualche eccezione tra chi ha anticipato ad oggi e posticipato ai prossimi giorni. Ma, aggiunge Solinas, "abbiamo predisposto tutti i controlli sanitari necessari e provveduto al distanziamento e, dove possibile, all'alleggerimento del carico delle classi". "La ripartenza è segnata da tante difficoltà e incertezze - prosegue - alle quali la Regione, per quanto è di sua competenza, ha cercato di rimediare con uno sforzo senza precedenti". In generale, spiega il governatore sardo, "tutti gli istituti sono stati messi in assoluta sicurezza, e nell'attesa che il Governo emettesse linee guida chiare per le nostre scuole, abbiamo provveduto da soli a garantire il massimo della serenità ai nostri ragazzi dentro le aule e adeguare le regole per il trasporto sui mezzi pubblici".

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