Querelle su multiproprietà, società replica a turista torinese
"Quanto riportato dal signor Pietro Cassa, che afferma di non aver potuto accedere alla sua casa allo Sporting Hotel Tanca Manna di Arzachena, è del tutto privo di fondamento. Non è vero ad esempio che la sua morosità corrisponde a circa 900 euro, ma la cifra è almeno da raddoppiare. Inoltre, il regolamento contrattuale, che ben conosce il signor Cassa per averlo accettato nell'atto notarile sottoscritto, prevede il divieto di utilizzo della suite in caso di mancato pagamento dei servizi". Così in una nota la direzione dello Sporting Hotel Tanca Manna dopo i fatti segnalati sabato dal turista torinese, multiproprietario di un appartamento, secondo il quale gli erano state negate "illecitamente" le chiavi della sua suite in quanto moroso.
Lo Sporting ricorda, perlatro, che "ogni problema amministrativo non va affrontato con la società di gestione ma con l'amministrazione della Comunione, che è unico interlocutore dei multiproprietari". La stessa, chiarisce la nota, "che ha cercato per mesi ogni soluzione: tutte respinte al mittente". Stando alla ricostruzione della società, Cossa ha "preteso di entrare nonostate la grave situazione debitoria". E quando non gli sono state consegnate le chiavi "ha minacciato il direttore della struttura con un bastone e affermato di essere pronto a denudarsi". "Non corrisponde al vero inoltre - precisa ancora lo Sportig - che il signor Cassa abbia alloggiato in un albergo la notte tra sabato e domenica, bensì lo stesso ha deciso arbitrariamente di dormire insieme alla moglie su un divano nella hall della struttura. All'arrivo dei Carabinieri, per due volte il signor Cassa ha simulato crisi respiratorie respingendo le richieste di presentarsi in caserma".