Scuola: i docenti ripartono, ma a distanza

Sardegna

Collegi preparatori in vista dei recuperi e lezioni in presenza

DI STEFANO AMBU

Primo giorno di scuola. Ma solo per gli insegnanti. La presa di servizio di oggi è stata in presenza: una firma sui documenti e via al nuovo anno. Ma il collegio dei docenti, per gli istituti che lo hanno previsto in giornata, si st svolgendo a distanza. E c'è una novità in vista: diversi istituti potrebbero avviare i corsi di recupero per i ragazzi che non hanno raggiunto la sufficienza non "faccia a faccia", ma attraverso il monitor. Salvo poi far entrare i ragazzi nelle aule il 22 settembre, il giorno ufficiale del suono della prima campanella della scuola sarda. "Stiamo studiando come e quando far partire i corsi di recupero con la massima sicurezza, se farli quindi partire in presenza oppure online - spiega all'ANSA Anna Maullu, presidente dell'associazione dei presidi sardi - Ogni scuola si organizza secondo le sue possibilità. Naturalmente stiamo anche organizzando dei corsi di formazione per i docenti e il personale Ata. E per tutti gli alunni".

La Regione prende atto. "Chi farà la didattica a distanza vuol dire che non è pronto - dice l'assessore dell'Istruzione Andrea Biancareddu - Qualcuno coraggiosamente avvierà i corsi in presenza perché magari ha gli spazi per farlo, altri manterranno gli alunni a casa per evitare che prendano il tram e che vadano a scuola applicando un principio alla Ponzio Pilato". Conferma della partenza il 22. "Io me ne sono accorto a luglio che era il caso di spostare il via, non ora - ricorda l'esponente della Giunta Solinas - ma di più non si può fare se non si vogliono togliere martedì grasso o festa dei morti, visto che c'è un preciso numero di giorni di scuola previsti dal governo".

Dalle prescrizioni a scuola ai trasporti, un tema che sta togliendo il sonno ai genitori e docenti. "Abbiamo ricevuto ieri una nota del direttore regionale della scuola sarda - rende noto Maullu - che, stando a quanto emerso dalla riunione tecnica del 27 agosto, per consentire di effettuare il trasferimento ordinario degli studenti dovrebbero esserci due turni di ingresso e uscita sfasati di 75 minuti. Ciò significa che se il primo turno di ingresso è alle 8, il secondo gruppo entrerebbe alle 9.15. Questo per noi è un grosso problema di gestione di orari e di studenti. Uno schema che vale per la mobilità interna a Cagliari, mentre ancora nulla si dice per la mobilità esterna. E tantissime scuole ospitano un gran numero di pendolari, temo che vedremo molte macchine in giro". A Cagliari Ctm pronto. "Abbonamenti studenti in vendita, aspettiamo le direttive, ma siamo pronti a seguire le linee guida", assicura il presidente Roberto Porrà.

Dalla Regione invece qualche dubbio sull'accordo di ieri notte su trasporti e scuola. "La capienza massima dell'80 per cento significa che un pullman da 54 posti viaggerà con 45 persone. Il distanziamento alla fine sarà di 40-50 centimetri, se non saranno inseriti ulteriori differenziatori in plexiglass che però non arriveranno prima del 22 - chiarisce l'assessore Biancareddu - Si sta usando lo stesso metodo previsto per le classi: diminuire la distanza interpersonale da un metro a ottanta centimetri per farci stare tutti. I soldi che hanno investito nei banchi - attacca - potevano essere risparmiati mantenendo i banchi a due posti da utilizzare da un singolo alunno. Sarebbero potuti essere dei distanziatori naturali. La differenza la fa la superficie in metri quadrati dell'aula, non la superficie in centimetri quadrati del banco".

Tutti proiettati al 22. "Il comitato tecnico scientifico ieri ha prodotto un nuovo verbale dandoci indicazioni sull'uso della mascherine da utilizzare solo nel momento in cui un'autoritá sanitaria lo dichiari oppure con la distanza inferiore a un metro - precisa la presidente dell'associazione presidi - Ovviamente nelle aree comuni si utilizzeranno le mascherine ma dentro la classe non sarà strettamente necessario. Nella maggior parte dei casi saranno assicurate le lezioni in presenza. Anche il 93-94 per cento di cui si stava parlando sino a qualche settimana fa è stato superato perché molti istituti hanno provveduto a effettuare lavori e a reperire altri edifici"

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