"A rischio chiusura in caso di positivi, meglio in laboratori"
Via anche in Sardegna ai test sierologici per migliaia di insegnanti che dall'1 settembre riprenderanno servizio a scuola tra collegi dei docenti e corsi di recupero. Secondo il commissario per il Covid Domenico Arcuri - la comunicazione è stata girata dai presidi ai docenti - da oggi il test può essere effettuato "presso il medico di base".
Bastano pochi minuti e la tessera sanitaria, si legge nella nota. E invece in Sardegna, ma anche in tante altre regioni. non sarà così facile. Lo dice all'ANSA il vicepresidente regionale dello Snami Edoardo De Pau: "Il nostro sindacato non ha aderito alla proposta di effettuare i test in un ambiente non idoneo come l'ambulatorio - spiega - basta un insegnante positivo e il medico si deve fermare. Ricordando che il medico di base si occupa di tante altre patologie. Tra l'altro, anche volendo, i medici di base non hanno ricevuto nè indicazioni nè kit per l'esecuzione del test".
Sulla base di questo una lettera è stata inviata ai vertici della sanità della Regione dal presidente regionale dello Snami Domenico Salvago. "I test sierologici da sangue capillare sono meno attendibili di quelli su siero che si possono effettuare in laboratorio e - spiega - nel momento in cui il test risultasse positivo per infezione in atto o recente, il Medico di Medicina Generale dovrebbe a sua volta rispettare la quarantena e quindi chiudere il proprio studio lasciando migliaia di pazienti senza assistenza. Inoltre dovrebbero essere rintracciati i malati che quel giorno hanno avuto accesso, seppur per appuntamento e previa sanificazione, allo studio medico". Quindi niente test in ambulatorio. "I medici nostri iscritti indirizzeranno i pazienti ai laboratori di analisi accreditati e alle strutture dell'Igiene Pubblica".
Data ultima modifica